
“LA TAVOLA NOMADE DI PAOLA NAVONE”
UN DESIGN AL FEMMINILE PER INAUGURARE LA VENTISEIESIMA EDIZIONE DEL MERCATINO DEL GUSTO
La mostra curata da Cintya Concari e Roberto Marcatti
visitabile al Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia di Maglie
dal primo agosto al 31 ottobre
Imperfetta, destrutturata, conviviale, multiculturale, artigianale ma allo stesso tempo gioiosa, allegra, ironica. È “La tavola nomade” che racconta le otto differenti visioni di Paola Navone, architetto e designer a tutto tondo che quest’anno sarà la protagonista della mostra a cura di Cintya Concari e Roberto Marcatti che si inaugurerà nell’ambito del Mercatino del Gusto di Maglie, ventiseiesima edizione, in programma dall’1 al 6 agosto. Appuntamento che anche quest’anno racconterà visivamente, all’insegna della parola-totem “Rigenerazione”, la cultura del cibo e del progetto, due ambiti della quotidianità contemporanea contrassegnati come nessun altro dalla creatività dirompente del Made in Italy.
Grazie alla partnership ormai consolidata tra l’associazione presieduta da Salvatore Santese (co-fondatore del Mercatino con Michele Bruno e Giacomo Mojoli), la Presidenza del Consiglio della Regione e il Polo biblio-museale di Puglia – collaborazione che si rinnova proprio sulla tematica così quotidiana di “cibo e design” – la mostra è ospitata infatti per il quarto anno consecutivo negli spazi istituzionali del Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia di Maglie. A testimoniare proprio il collegamento inscindibile tra l’evoluzione di un bisogno fisiologico insopprimibile – il nutrirsi – e un rito espressivo antico quanto il primo, raccontato al suo interno fino alla declinazione più familiare delle abitudini del vivere contemporaneo.
Otto aree espositive che si alternano nello spazio museale, ognuna delle quali sintetizza concetti di funzionalità e memoria propri, amplificando convivialità e relazioni sociali e consentendo così a Paola Navone – Otto studio – di esprimere la propria impronta creativa sui differenti linguaggi stilistici e sulle diverse esigenze del fruitore. Il susseguirsi delle tavole esposte evidenzia la capacità della designer torinese d’origine, ma milanese d’adozione, di adattarsi a codici estetici personali che richiamano i differenti luoghi nel mondo esplorati e allo stesso tempo fonte di ispirazione, grazie alla sua spiccata sensibilità visuale e progettualità versatile, dinamica. Non a caso “Otto”, il nome dello studio di Paola Navone, richiama un numero speciale, “magico”: il numero atomico dell’ossigeno, elemento che consente la vita sulla Terra, dei pianeti del sistema solare (se si considera Plutone fuori da questo elenco), delle direzioni possibili della Rosa dei venti e, non da ultimo, segno grafico che ruotato di 90 gradi diventa simbolo dell’infinito, dell’equilibrio cosmico, dell’armonia, della prosperità, dell’immortalità.
Otto installazioni che raccontano quindi “La Tavola Nomade di Paola Navone” attraverso differenti tematiche e proiezioni a cominciare dall’area Blu, l’area Atelier di Pittura, l’area Pop, l’area Metal Baroque, l’area White Shape, l’area Pesci, l’area Folk fino a concludere il percorso espositivo con l’area Pic-Nic. Patrocinio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Lecce.