
- Chiede di semplificare le iniziative biotecnologiche per una scalabilità e una commercializzazione efficienti
- Processi di autorizzazione più semplici per un accesso più rapido al mercato e garantire la sicurezza
- Per un quadro unificato in materia di PI e spazi normativi flessibili per l’innovazione
- Inviti ad affrontare gli ostacoli ai finanziamenti e a migliorare l’accesso al capitale per i bioprogetti
I deputati sostengono la semplificazione delle normative e l’aumento degli investimenti per promuovere l’innovazione e la crescita delle biotecnologie dell’UE e il loro contributo alla competitività e alla sostenibilità dell’Europa.
La relazione adottata mercoledì dalla commissione per l’industria, la ricerca e l’energia sottolinea l’importanza strategica dei settori della biotecnologia e della bioproduzione per la competitività e la sostenibilità future dell’Europa. Il testo sottolinea il ruolo fondamentale che questi settori svolgono nel guidare l’innovazione e la crescita economica, chiedendo un solido quadro politico per promuovere la commercializzazione e attrarre investimenti.
I deputati sottolineano la necessità di razionalizzare e armonizzare le iniziative esistenti e future relative alla biotecnologia e alla bioproduzione per rafforzare l’industria. Esortano la Commissione, nella riflessione verso una futura normativa dell’UE sulle biotecnologie, a garantire la coerenza di tutte le misure legislative che interessano questi settori, facilitando un efficiente aumento di scala e la commercializzazione dei risultati della ricerca e dello sviluppo.
Semplificare le procedure di autorizzazione
I deputati esortano la Commissione a semplificare le procedure di autorizzazione per i prodotti biotecnologici, garantendo un accesso più rapido al mercato e mantenendo un approccio basato sul rischio e sulla scienza. Esse chiedono di prendere in considerazione una procedura semplificata per i prodotti già approvati da organismi di regolamentazione affidabili in paesi che condividono gli stessi principi.
La relazione sottolinea l’importanza di un quadro armonizzato, prevedibile, adeguato alle esigenze future e competitivo in materia di proprietà intellettuale per promuovere l’innovazione e sostenere l’autonomia strategica dell’UE.
Affrontare i rischi per la biosicurezza
I deputati sottolineano che l’innovazione nel campo delle biotecnologie deve essere accompagnata da solide garanzie di biosicurezza. La relazione chiede un accesso responsabile agli strumenti di biologia sintetica e alle tecnologie di ingegneria genetica ed esorta l’UE a colmare le lacune esistenti in materia di biosicurezza attraverso un migliore monitoraggio dei rischi, la cooperazione internazionale e la supervisione strategica. Propone un approccio a livello dell’UE per migliorare la trasparenza e proteggere le infrastrutture biotecnologiche critiche, garantendo nel contempo la resilienza dell’Europa ai rischi biologici emergenti.
Chiede un contesto normativo flessibile
La relazione raccomanda di utilizzare gli spazi di sperimentazione normativa per valutare l’impatto delle applicazioni biotecnologiche emergenti, garantendo che le nuove tecnologie possano essere sperimentate in un ambiente normativo controllato ma flessibile. La relazione chiede inoltre una strategia aggiornata per la bioeconomia che incentivi lo sviluppo di materiali e soluzioni biologiche sostenibili e innovativi per migliorare la competitività e l’autonomia strategica dell’UE.
Finanziamento di start-up e scale-up
I deputati esprimono preoccupazione per l’interpretazione dei criteri di sostenibilità da parte della Banca europea per gli investimenti, che potrebbe limitare l’accesso ai finanziamenti per i progetti biologici. Esse chiedono una revisione delle definizioni pertinenti e la proposta di strumenti di riduzione dei rischi per raccogliere capitali per le iniziative di biotecnologia e bioproduzione. Sottolineano il contributo dei bioprodotti agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dell’UE e invitano a incentivare la domanda e l’adozione da parte del mercato di bioprodotti sostenibili. Chiedono inoltre criteri di sostenibilità coerenti e adeguati per la biomassa, al fine di accelerare la sostituzione delle materie prime di origine fossile.
La relazione chiede il completamento urgente dell’unione dei mercati dei capitali per attirare gli investitori istituzionali verso l’industria delle biotecnologie e della bioproduzione. Sottolinea la necessità di ridurre gli ostacoli agli investimenti transfrontalieri per agevolare gli investimenti nelle scale-up.
Citare
“Con l’adozione di questa relazione d’iniziativa da parte della commissione ITRE, stiamo ponendo le basi per una strategia europea di crescita nel campo della biotecnologia e della bioproduzione. Chiediamo un approccio ampio e ambizioso, con una regolamentazione coerente, snella e compatibile a livello internazionale, procedure di autorizzazione più brevi e un forte impegno per l’innovazione e la competitività. L’Europa non deve limitarsi a seguire le biotecnologie, ma deve essere all’avanguardia”, ha dichiarato la relatrice Hildegard Bentele (PPE, Germania).
Passaggi successivi
La relazione non vincolante è stata adottata con 53 voti favorevoli, 11 contrari e 6 astensioni. Sarà sottoposto al voto dell’Assemblea plenaria durante la sessione plenaria del 7-10 luglio a Strasburgo.
Sfondo
Il settore delle biotecnologie e della bioproduzione dell’UE è riconosciuto come uno dei dieci settori tecnologici strategici cruciali per la competitività, la sicurezza economica e la sostenibilità dell’Europa. È caratterizzata da un’elevata produttività, crescita e occupazione, offrendo soluzioni competitive a livello globale nel settore sanitario, delle scienze della vita, della produzione industriale e della bioproduzione sostenibile.
La biotecnologia e la bioproduzione contribuiscono a rafforzare l’autonomia strategica e la resilienza dell’UE riducendo la dipendenza dai fattori di produzione fossili e altre dipendenze esterne. Nonostante il suo potenziale, il settore si trova ad affrontare ostacoli normativi e finanziari e un mercato interno incompleto.
Per affrontare queste sfide, la Commissione dovrebbe presentare diverse iniziative strategiche, tra cui una legge dell’UE sulle biotecnologie, una strategia aggiornata per la bioeconomia, una strategia per le scienze della vita, una legge sull’innovazione e una legge sull’economia circolare.