
L’IILA – Organizzazione internazionale italo-latino americana – annuncia i vincitori della XVI edizione del Premio IILA-Letteratura, realizzato con il contributo della DGCS-MAECI. La giuria, composta da Giorgio De Marchis (Università Roma Tre), Andrea Pezzè (Università di Napoli “L’Orientale”), Amanda Salvioni (Università di Macerata), Emilia Perassi (Università di Torino) e Susanna Regazzoni (Università Ca’ Foscari di Venezia), ha assegnato i riconoscimenti 2025 alla migliore opera narrativa e alla migliore traduzione, confermando l’importanza del Premio nel valorizzare la letteratura latinoamericana contemporanea in Italia. Il Premio alla migliore opera narrativa, che comprende un assegno di € 3000, insieme a viaggio e soggiorno a Roma per la cerimonia di consegna e la promozione di eventuali presentazioni del libro in Italia, è stato attribuito a Los abismos della scrittrice colombiana Pilar Quintana, pubblicato in Italia da La Tartaruga con il titolo Gli abissi (traduzione di Elisa Tramontin, 2023) con la seguente motivazione: «Padrona di una lingua letteraria intima ed esatta, Pilar Quintana restituisce la fascinazione e il timore per l’abisso da parte di una bambina impegnata a comprendere la logica asettica e spietata del mondo degli adulti. Lo straniamento di cui è pregno lo sguardo retrospettivo funziona da dispositivo di amplificazione della vertigine e della tensione narrativa preservando l’opera dalla mera narrazione episodica. Oltre a rappresentare la conferma di una voce propria ed originale nel contesto latinoamericano e in particolare colombiano, laboratorio permanente di eccellente scrittura, il romanzo conferma la sottile capacità di Pilar Quintana di espandere con efficacia un linguaggio privato – la condizione della donna intrappolata nelle norme di genere – nello spazio pubblico della letteratura e del dibattito sociale». «Sono onorata e felice di questo premio. Anche molto sorpresa, perché non me lo aspettavo. Sapere che il proprio lavoro trova lettori che lo apprezzano è sempre confortante. Mille grazie all’IILA e ai giurati», ha dichiarato Pilar Quintana. Sul riconoscimento è intervenuta anche Elisabetta Sgarbi, direttore generale de La Nave di Teseo (gruppo editoriale di cui fa parte la casa editrice La Tartaruga), che ha scelto di pubblicare in Italia l’opera: «Pilar Quintana è senza dubbio una delle autrici più rilevanti del panorama letterario internazionale. Questo riconoscimento così prestigioso vorrei che fosse anche un’occasione per rendere più nota al pubblico italiano questa straordinaria scrittrice». Il Premio per la migliore traduzione, che consta di un assegno di € 1500 e l’invito a Roma con viaggio e soggiorno per la premiazione, è stato conferito a Giulia Zavagna per L’anno in cui parlammo con il mare di Andrés Montero (Edicola, 2024), con la seguente motivazione: «La traduzione spicca per la capacità di restituire con notevole efficacia le atmosfere e lo stile di un romanzo originale come L’anno in cui parlammo con il mare, insediato nel solco della tradizione letteraria latinoamericana e al tempo stesso impegnato in una raffinata ricerca di nuove forme espressive per la narrazione. La traduzione rende con estrema sensibilità la fine grammatica narrativa di Andrés Montero, la strana potenza dei suoi personaggi e scenari. Il Premio intende anche riconoscere il contributo della traduttrice sia alla circolazione della letteratura ispanoamericana in Italia sia alla sua diffusione all’interno di progetti editoriali di ampia portata, coerenti e attenti alle voci più originali e meritevoli di questa stessa letteratura». «Ricevere la notizia di questo premio è una grande gioia, per la stima che mi lega al lavoro dell’IILA e alle persone premiate negli anni passati, e soprattutto per questo romanzo che sceglie di parlare al plurale e raccontare l’importanza delle storie, dei luoghi e della memoria in ogni comunità. Il talento limpido di Andrés Montero ha guidato il mio lavoro a ogni passo. Grazie infinite a Edicola per l’opportunità e la cura che riservano a ogni pubblicazione, e alla giuria per questa lettura generosissima», ha commentato Giulia Zavagna. «Siamo felici e onorati per il Premio – così l’editore di Edicola, Paolo Primavera – La bravura di Giulia è fuori discussione e la sua capacità nel rendere in modo fluido e naturale in italiano gli aspetti legati alla narrazione orale, così importanti nell’opera di Montero, è stata per noi un vero valore aggiunto. Complimenti a entrambi e grazie alla giuria e all’IILA». Claudia Barattini, Segretaria Culturale dell’IILA, ha infine dichiarato: «Questo premio non celebra soltanto due straordinari talenti come Pilar Quintana e Giulia Zavagna, ma conferma la forza della letteratura come ponte tra l’Italia e l’America Latina. Attraverso le parole e le traduzioni, creiamo un dialogo che supera confini e lingue, dando vita a un patrimonio condiviso che arricchisce entrambi i nostri mondi culturali. È questo lo spirito che anima l’IILA da oltre cinquant’anni e che, con orgoglio, continuiamo a promuovere». La XVI edizione del Premio IILA-Letteratura ha visto la partecipazione di 21 case editrici italiane, che hanno presentato 25 opere di autori provenienti da 9 Paesi latinoamericani. Con questo risultato, il Premio continua la sua missione, avviata già nel 1969, di diffondere la letteratura latinoamericana contemporanea tradotta in italiano e di dare impulso alla traduzione editoriale, creando ponti culturali e letterari tra l’Italia e l’America Latina. La data della cerimonia di premiazione sarà comunicata successivamente. Breve storia del Premio Letterario IILA Il Premio Letterario IILA (dal 2021 Premio IILA-Letteratura) è stato istituito nel 1969 al fine di promuovere i rapporti culturali tra l’Italia e i Paesi dell’America Latina e per far meglio conoscere al pubblico italiano le opere di scrittori latinoamericani. Dal 1969 al 1996 sono stati premiati i seguenti autori: José Lezama Lima (Cuba) per “Paradiso” (Saggiatore); Juan Carlos Onetti (Uruguay) per “Il cantiere” (Feltrinelli); Jorge Amado (Brasile) per “Teresa Batista stanca di guerra” (Einaudi); Antonio Di Benedetto (Argentina) per “Zama” (Einaudi); Manuel Puig (Argentina) per “Il bacio della donna ragno” (Einaudi); Mario Vargas Llosa (Perù) per “La zia Julia e lo scribacchino” (Einaudi); Ignácio de Loyola Brandão (Brasile) per “Non vedrai paese alcuno” (Mondadori); Adolfo Bioy-Casares (Argentina) per “Con e senza amore” (SEI); Carlos Fuentes (Messico) per “Il gringo vecchio” (Mondadori); Álvaro Mutis (Colombia) per “La neve dell’ammiraglio” (Einaudi); Augusto Monterroso (Guatemala) per “Opere complete (ed altri racconti)” (Zanzibar) e “Il resto è silenzio” (Sellerio); Guillermo Cabrera Infante (Cuba) per “L’Avana per un infante defunto” (Garzanti); Francisco Coloane (Cile) per “Terra del Fuoco” (Guanda). Nel 2021 Samanta Schweblin (Argentina) è stata la prima donna scrittrice a ricevere il Premio con “Kentuki” (SUR). Nel 2023 il Premio è stato assegnato a Selva Almada (Argentina) per “Non è un fiume” (Rizzoli). |