PRESENTATO IL REPORT DI AVVISO PUBBLICO “AMMINISTRATORI SOTTO TIRO”. LA PUGLIA È LA QUARTA REGIONE PIÙ COLPITA

Oltre 5.300 atti intimidatori, di minaccia e violenza nei confronti di Amministratori locali e personale della Pubblica Amministrazione in 14 anni. Sono questi i numeri che emergono dal report “Amministratori sotto tiro” redatto dell’associazione Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione che censisce da quattordici anni il fenomeno a livello nazionale.
315 quelli censiti nel 2023, un caso ogni 28 ore. È quanto emerge dalla presentazione del nuovo Rapporto “Amministratori sotto tiro”, ospitata il 17 aprile a Roma nella nuova sede della Federazione nazionale della stampa italiana.
«I dati confermano quantitativamente un fenomeno inaccettabile, che in alcuni luoghi d’Italia ha una pervasività tale da diventare quasi “ordinaria” modalità di relazione con le istituzioni. Atti concreti come violenza fisica, incendi e attentati dinamitardi – non solo lettere minatorie, offese, fake news e ingiurie sui social – si concentrano soprattutto al Centro-Sud», dichiara il presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà. «Una condizione che si cronicizza, in particolare laddove la presenza criminale è più forte e dove si registrano scioglimenti dei comuni, a dimostrazione di un nesso pericoloso che deve essere oggetto di attenzione da parte del legislatore in vista di una possibile revisione della legge».
La Puglia con 32 casi (-33% rispetto al 2022) si situa al quarto posto tra le regioni più colpite dal fenomeno Amministratori sotto tiro. Foggia (9 casi) è la quarta provincia più colpita del 2023, dietro Cosenza (30), Napoli (21) e Palermo (12).
«Ogni anno la pubblicazione del Rapporto “Amministratori sotto tiro” di Avviso Pubblico mette in evidenza la pericolosità del ruolo degli amministratori e delle amministratrici locali in Italia. Oltre al dato quantitativo il report continua ad essere uno strumento necessario che sottolinea la presenza violenta delle organizzazioni mafiose che condizionano le attività delle Amministrazioni pubbliche e le numerose altre forme di intimidazione che, anche dopo la pandemia, stanno segnando una nuova dimensione e percezione degli amministratori locali da parte dei cittadini», dichiara il Coordinatore regionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo d’Arienzo, Sindaco del Comune di Monte Sant’Angelo.
«Ad essere minacciati – prosegue d’Arienzo – oltre agli amministratori locali, è anche chi si candida a rivestire un incarico pubblico, fenomeno registrato in tutti i rapporti e che richiede un supplemento significativo di attenzione in vista della prossima tornata elettorale di giugno, quando andranno al voto il 47% dei Comuni italiani. Un quadro preoccupante, che riguarda in particolare i comuni medio-piccoli, in cui più forte è la solitudine, l’assenza di attenzione mediatica, e dove spesso si annida la “cifra oscura” del silenzio, e che descrive contesti territoriali, economici e sociali in cui fare il sindaco e l’amministratore diventa sempre più una attività pericolosa».

Il 55% dei casi di aggressione e minacce si registra infatti nei comuni al di sotto dei 20mila abitanti; mentre il 21% avvengono in Comuni che in un passato piùù o meno recente sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose. È il caso di ben 42 Comuni. Ancora una volta si registra un’alta percentuale di minacce e aggressioni alle amministratrici: il 17% del totale. Ma a cambiare è la modalità di intimidazione: le lettere minatorie cedono il passo ad azioni più violente come gli incendi.
Dati aggregati in Puglia dal 2010 al 2023

Con 653 atti intimidatori la Puglia si situa al quarto posto della graduatoria, dietro a Sicilia, Calabria e Campania.

Con 155 e 147 casi, Foggia e Lecce si situano all’ottavo e nono posto fra le province più colpite.

Con 148 Comuni colpiti (il 58% del totale presenti sul territorio regionale, la percentuale più alta a livello nazionale) la Puglia è la quinta regione che fa registrare il più alto numero di Enti locali colpiti da atti intimidatori a livello nazionale.

Lecce (48) è la provincia con il maggior numero di Enti locali coinvolti, al sesto posto della graduatoria nazionale.
Clicca qui per rivedere la presentazione del Rapporto del 17 aprile a Roma:
https://www.youtube.com/watch?v=uO-Us8vrPw4