Prima visita della nuova commissione per la sicurezza e la difesa del Parlamento europeo in Israele e Palestina

Dal 5 all’8 febbraio, una delegazione di deputati della commissione per la sicurezza e la difesa si è recata in Israele e Palestina per valutare il lavoro delle due missioni civili PSDC dell’UE.

A seguito della visita di una delegazione di eurodeputati, guidata da Marie-Agnes Strack-Zimmermann, presidente della commissione per la sicurezza e la difesa (SEDE), i deputati hanno sottolineato che il Parlamento europeo sostiene fermamente la soluzione dei due Stati come unico mezzo per una pace duratura sia per gli israeliani che per i palestinesi.

Non è un caso che la Commissione per la Sicurezza e la Difesa (SEDE), di recente istituzione, abbia deciso che la sua prima visita sarà in Israele e Palestina dal 5 all’8 febbraio 2025. I deputati hanno discusso con le autorità israeliane e palestinesi, nonché con la società civile e con i partner internazionali che operano nel settore della sicurezza e della difesa. I deputati si sono recati in Cisgiordania e al valico di Zikim.

Per troppo tempo, la comunità internazionale ha sostenuto a parole l’autentica ricerca di una soluzione a due Stati. Con ulteriori domande sollevate, i deputati hanno sottolineato che ora è giunto il momento per l’UE di consolidare la fiducia che ha instaurato con le autorità israeliane e palestinesi e di intensificare tutti i suoi sforzi per sostenere l’accordo di cessate il fuoco e tutte le misure per raggiungere un “giorno dopo” pacifico duraturo.

Durante la loro visita, i deputati hanno riconosciuto il prezioso contributo delle missioni PSDC dell’UE, in cui l’EUPOL COPPS rimane uno dei pochi partner internazionali che forniscono sostegno diretto all’Autorità palestinese (AP), e l’EUBAM Rafah è stata immediatamente rischierata al valico di Rafah a seguito di una richiesta israeliana e palestinese, e con l’accordo dell’Egitto, dimostrando la disponibilità dell’UE a svolgere un ruolo concreto nel sostenere il cessate il fuoco.

In questo contesto, i deputati invitano gli Stati membri a garantire che l’EUBAM Rafah sia pienamente operativa, preparata a pieno regime e dotata di tutte le risorse e le competenze al valico di frontiera.

I deputati hanno anche ribadito che la questione se un’Autorità Palestinese riformata possa assumere il governo di Gaza è ora una questione centrale. Qualsiasi progresso verso una soluzione a due Stati richiede seri investimenti nella riforma del settore della sicurezza palestinese sia a Gaza che in Cisgiordania. Gli orrori del 7 ottobre non devono mai più accadere, tutti gli ostaggi devono essere restituiti immediatamente e le sofferenze umanitarie senza precedenti dei civili a Gaza devono finire. Anche la crescente violenza dei coloni deve finire. Un autentico “giorno dopo” deve offrire speranza, soprattutto ai giovani di entrambe le parti.

A seguito della visita, la signora Strack-Zimmermann ha dichiarato:

“Non dobbiamo ripetere gli errori del passato e, invece, cogliere questa finestra di opportunità per sostenere tutte le fasi del cessate il fuoco verso il raggiungimento di una pace duratura. L’UE deve non solo sostenere, ma anche plasmare attivamente questo processo, le due missioni PSDC, EUPOL COPPS e EUBAM Rafah, sono un piccolo contributo strategico e concreto che merita di essere rafforzato dagli Stati membri dell’UE per svolgere il ruolo necessario”.

Sosteniamo la sicurezza di Israele e il suo diritto a difendersi da Hamas. Ma questo significa anche garantire che il futuro di Gaza sia in mani palestinesi, nel quadro di un futuro Stato palestinese. Il momento di agire è adesso. La pace non può aspettare più a lungo”.

Contesto: la delegazione SEDE era guidata da Marie-Agnes Strack-Zimmermann (Renew Europe, Germania) e dall’eurodeputato Nicolás Pascual de la Parte (PPE, Spagna), e comprendeva altri 4 membri: Michał Szczerba (PPE, Polonia), Sven Mikser (S&D, Estonia), Ana Catarina Mendes (S&D, Portogallo) e Tineke Strik (Verdi/ALE, Paesi Bassi).