Ritorna a Bari la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici, appuntamento venerdì 26 settembre in piazza Umberto

Appuntamento nel capoluogo, in piazza Umberto I, venerdì 26 settembre

Torna venerdì 26 settembre a Bari e in tutta Europa la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici, iniziativa promossa dall’Unione Europea sin dal 2005, nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska Curie, che rappresenta uno dei più popolari eventi internazionali dedicati al dialogo tra ricerca e società.

Gli eventi legati alla Notte inizieranno già dal 24 settembre, con l’apertura straordinaria del Museo della Matematica – presso il Dipartimento di Matematica dell’Università di Bari Aldo Moro – e delle collezioni di strumenti scientifici dei Dipartimenti di Chimica e di Fisica, dove dalle ore 12:30 alle 15:30 ci sarà la possibilità di osservare le collezioni e gli strumenti che hanno segnato tappe fondamentali nella comprensione della struttura della materia e riflettere sul ruolo della scienza nella società contemporanea.

Il 26 settembre le attività cominceranno dalla mattina alle ore 9.30 con un workshop organizzato presso l’Università LUM dedicato all’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo accademico e della ricerca.

Dalle 16 alle 23 quindi le attività si concentreranno in Piazza Umberto I, nel cuore della città, dove sarà possibile stupirsi, incuriosirsi e divertirsi con iniziative ed eventi pensati per visitatori di tutte le età.

Sarà un’occasione unica per informarsi sulle ultime novità dal mondo della ricerca, per immergersi in giochi, esperimenti e attività pratiche e soprattutto per poter dialogare con chi ha fatto della ricerca la propria missione.

Molto ricco anche il programma di interventi che verranno messi in scena su un palco, da dove alle 16 verrà rivolto a tutti i partecipanti un saluto da parte dei rappresentanti istituzionali delle amministrazioni locali e delle Universitàe degli Enti organizzatori della manifestazione. A seguire sarà la volta per i ricercatori e le ricercatrici di diventare protagonisti portando in scena le loro ricerche.

Nel capoluogo pugliese la popolare manifestazione, che quest’anno ha raggiunto una dimensione record, è organizzata dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dal Politecnico di Bari, dall’Università LUM “Giuseppe Degennaro”, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), dal Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (CREA), dall’I.R.C.C.S. Istituto Tumori “Giovanni Paolo II”, dalla sede italiana del Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei (CIHEAM Bari), dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bari, con la partecipazione dell’Accademia di Belle Arti di Bari, la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, l’Associazione Italiana Studenti di Fisica (AISF), Confindustria Giovani Imprenditori delle province di Bari e Barletta-Andria-Trani, il Conservatorio di Musica “Niccolò Piccinni” di Bari, il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, l’ENEA, EIT Food – European Institute of Innovation and Technology, Flying Demon, la Pinacoteca Metropolitana Corrado Giaquinto di Bari, il Sistema Museale di Ateneo di Bari (SIMA), la Sezione Puglia della Società Chimica Italiana e la Stazione Zoologica Anton Dohrn, e con il patrocinio della Città e del Municipio 1 di Bari, della Città Metropolitana di Bari, della Regione Puglia e di ARTI Puglia.

La Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici rappresenta un’occasione unica di incontro tra la cittadinanza e la comunità delle persone impegnate nelle attività di ricerca degli atenei e degli Enti di Ricerca anche afferenti alla conoscenza e tutela del patrimonio culturale, Associazioni e IRCSS che operano nella città. Una grande occasione quindi per confrontarsi, per parlare insieme del ruolo della scienza nella nostra società, per avvicinare i giovani al mondo  della  ricerca,  per  creare  sempre  maggiore  consapevolezza sull’importanza della ricerca e delle sue applicazioni nella nostra vita quotidiana in un’atmosfera informale e giocosa.

Il pubblico potrà seguire un percorso multidisciplinare che si snoderà in 70 gazebo accompagnato dai ricercatori e le ricercatrici di tutti gli enti partecipanti, i quali non si limiteranno a presentare i risultati delle loro ricerche ma condivideranno la loro passione e le loro esperienze, le aspettative, i sogni, i successi e le difficoltà. Sarà un viaggio alla scoperta delle nuove frontiere della conoscenza sviluppate sul nostro territorio: dall’ingegneria alla robotica, dalla sensoristica high-tech per scopi medicali e ambientali alla statistica, dalle nuove tecnologie ambientali alle frontiere della medicina e della farmacologia applicata; e poi l’esplorazione dei misteri dell’Universo, dallo spazio più profondo agli abissi marini, la ricerca sui componenti elementari della materia, il monitoraggio degli ecosistemi, lo spazio e le telecomunicazioni, la scienza dell’alimentazione e la nutraceutica, la tutela della salute umana e ambientale, l’economia, l’agronomia e le scienze sociali, fino all’archeologia, la paleontologia, l’antropologia fisica e tanto altro. Non mancheranno neanche le occasioni per parlare di ricerca in campi artistici, quali la musica e le arti rappresentative.

Sono previste, altresì, visite guidate e attività laboratoriali presso i Musei del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Bari, il plesso di Santa Teresa dei Maschi e in varie altre strutture cittadine.

La manifestazione è organizzata nell’ambito del progetto europeo SHARPER (SHAring Researchers’ Passion for Education and Rights), che coinvolge ben 15 città italiane: Ancona, Bari, Cagliari, Camerino, Catania, Genova, L’Aquila, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Sassari, Terni, Trieste e Urbino. Il progetto SHARPER è coordinato dall’impresa sociale Psiquadro ed è realizzato da un consorzio che comprende l’INFN, il centro della scienza Immaginario Scientifico, l’associazione Observa Science in Society, e cinque Università: l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Cagliari, l’Università di Catania, l’Università di Palermo e l’Università di Perugia. Media partner di SHARPER 2025 sono RAI Cultura, Rai Radio3 e Rai Radio Techetè.

Per esplorare il programma completo della manifestazione e conoscere tutti gli aggiornamenti visita la pagina web https://www.sharper-night.it/bari/

Vito Leccese, sindaco della Città di Bari. “Il 26 settembre torna l’appuntamento che più di ogni altro ci consente di “entrare” nel cuore delle attività di ricerca svolte dalle università e centri di ricerca della nostra città, grazie a un impegno organizzativo straordinario, che quest’anno porterà in Piazza Umberto un programma ancora più ricco di attività scientifiche, ludiche e laboratoriali aperte a tutti. Un evento unico nel suo genere che si inquadra perfettamente nella nostra strategia, quella di voler animare Piazza Umberto con iniziative in grado di rigenerarla, renderla più sicura e fruibile a tutti coloro che intendono riappropriarsi di questo spazio pubblico storico e identitario. Agli organizzatori della Notte dei Ricercatori va il mio più sincero ringraziamento per la preziosa collaborazione con l’amministrazione comunale basata su un dialogo e un confronto costanti con le università e i centri di ricerca e finalizzata a trasformare Bari in una vera città universitaria: a breve il CNR avrà la sua nuova sede nel quartiere Libertà, mentre il Parco dell’Innovazione nella ex caserma Magrone diventerà un luogo capace di rispondere alle esigenze di studenti e ricercatori. Va in questa direzione anche l’idea condivisa con UniBa, che intende trasformare Piazza Cesare Battisti in uno spazio dove sperimentare azioni e interventi di animazione capaci di renderla punto di riferimento per la popolazione studentesca anche nelle ore serali.”

Vito Lacoppola, assessore alla Conoscenza della Città di Bari. “Bari, prima ancora di essere una città turistica, è una città universitaria, elemento distintivo in grado di generare valore grazie alla presenza di due università storiche e di un’università privata qualificata, cui si aggiungono enti di formazione e di ricerca di eccellenza che concorrono a qualificare la nostra come città della conoscenza. In questa prospettiva intendiamo continuare a lavorare per valorizzare il patrimonio umano che qui si forma affinché possa contribuire, con le proprie competenze e capacità, a scrivere il futuro di una città che vuole essere sempre più accogliente e stimolante per la popolazione universitaria. La Notte Europea dei Ricercatori rappresenta una porta aperta sul mondo della ricerca e insieme un’iniziativa che accorcia le distanze con il mondo della scuola offrendo ai ragazzi e alle ragazze che stanno immaginando il proprio futuro la possibilità di toccarlo con mano.”

Paola Romano, assessora alle Culture della Città di Bari. “Venerdì prossimo festeggeremo insieme un evento che unisce idealmente tutte le città universitarie d’Europa, poli culturali per eccellenza, nel corso del quale i ricercatori e le ricercatrici torneranno a condividere lo stato di avanzamento delle loro ricerche fondamentali per il nostro futuro e a raccontare a un pubblico trasversale per età, competenze e background, i risultati raggiunti. Questa iniziativa si inserisce in una riflessione più ampia che abbiamo avviato con le Università del territorio e che diventerà realtà nei prossimi mesi per far sì che sempre più ci sia contaminazione tra la cultura universitaria e la città.”

Paola Grazia Nicchia, prorettrice dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. “La Notte dei ricercatori e delle ricercatrici rappresenta un appuntamento europeo fondamentale perché la ricerca è il futuro ma anche il presente. Raccontare la ricerca aiuta a far comprendere che si tratta di un lavoro, spesso invisibile, destinato a migliorare la vita di tutti. Bisogna difendere la libertà di ricerca delle università statali che hanno bisogno di investimenti maggiori per migliorare la competitività del Paese.”

Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari. “Il Politecnico di Bari torna tra la gente, per far conoscere alla città i suoi ricercatori e i risultati della ricerca. È per noi anche una forma di orientamento efficace, perché ci consente di incontrare tanti giovani che scoprono il potenziale di innovazione del nostro ateneo, quella capacità di favorire, attraverso il trasferimento tecnologico, il progresso della società in cui viviamo. Oggi il Politecnico di Bari è un punto di riferimento per la ricerca in molti settori strategici, un altro riconoscimento che si aggiunge alla crescita, in questi anni, del numero di immatricolati, dei livelli occupazionali dei laureati e delle tante collaborazioni con le imprese e con le istituzioni, che aiutano il territorio a svilupparsi e a favorire nuove opportunità.”

Antonello Garzoni, rettore dell’Università LUM Giuseppe Degennaro. “Le università sono sempre più aperte alla città e la ricerca universitaria si rende sempre più accessibile e vicina. La notte della ricerca è un ponte che rafforza il dialogo tra ricercatori e cittadini, con un programma ricco di esperienze dal vivo, esperimenti, dimostrazioni scientifiche e Laboratori nel campo dell’economia, dell’ingegneria, del diritto e della medicina. Un’occasione da non perdere per apprendere dalla ricerca e per vivere meglio la nostra città.”

Cinzia Giannini, presidente dell’Area Territoriale di Ricerca di Bari. “La comunità scientifica del CNR di Bari propone un viaggio tra ricerca e curiosità con attività rivolte a tutte le età. Si parte dal ruolo dell’ossigeno nei mitocondri, con esperimenti e giochi per scoprire energia cellulare, ROS e stress ossidativo. Si esplorerà il ciclo dell’acqua, il mondo invisibile dei microrganismi e le tecnologie del DNA per la tutela delle risorse idriche. Saranno mostrati dati di osservazione della Terra da satelliti e strumenti di misura per monitorare suoli, vegetazione ed eventi estremi, coinvolgendo i giovani con attività ludico-didattiche. Non mancheranno esposizioni di piante sane e infette, osservazioni al microscopio e poster su patogeni, organismi invasivi e rimedi sostenibili. Un laboratorio interattivo guiderà i visitatori dall’esplorazione del corpo umano al DNA, con semplici esperimenti. Si presenteranno le ricerche sulla biodiversità vegetale e le sue applicazioni in agricoltura sostenibile, con estrazioni di DNA e pigmenti. La cristallografia svelerà il mondo dell’infinitamente piccolo, con esperimenti di cristallizzazione, modelli 3D e molecular docking. Infine, una dimostrazione sarà dedicata ai sistemi intelligenti: visione artificiale, veicoli autonomi e tecnologie additive e micro.”

Vito Manzari, direttore della Sezione di Bari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “Anche quest’anno la Sezione di Bari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) partecipa con entusiasmo alla European Researchers’ Night, coordinando l’organizzazione della manifestazione barese nell’ambito del progetto europeo Sharper, presente in ben quindici città italiane. La notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori è una straordinaria occasione per avvicinare i cittadini di tutte le età ai temi della ricerca scientifica, rafforzando il dialogo tra le istituzioni e la società e promuovendo la diffusione della cultura scientifica sul territorio. In questa cornice, i visitatori avranno la possibilità di vedere da vicino le attività dell’INFN e scoprire come le ricerche svolte nei grandi laboratori nazionali e internazionali, nello spazio e nelle profondità marine, spesso percepite come distanti e di difficile comprensione, abbiano invece ricadute concrete e tangibili sulla vita di tutti i giorni, contribuendo in modo determinante al progresso e al benessere della collettività, grazie alle tecnologie innovative appositamente sviluppate per queste ricerche. Presso gli stand dedicati, sarà possibile incontrare le ricercatrici e i ricercatori dell’INFN e ascoltare dalle loro testimonianze cosa significa essere scienziati oggi, lasciandosi coinvolgere dalla passione, entusiasmo e curiosità che li animano, mossi dalla convinzione che “fare ricerca” non è solo un mestiere, ma un viaggio condiviso verso la costruzione di un futuro migliore, guidato dalla voglia di fare sempre nuove scoperte. Desidero infine ricordare che la European Researchers’ Night si svolge in una sola giornata, ma l’impegno della Sezione INFN di Bari per la divulgazione e la disseminazione della cultura scientifica prosegue senza sosta. Grazie alla disponibilità e alla dedizione delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori, organizziamo durante tutto l’anno seminari, eventi divulgativi e visite ai laboratori rivolti alle scuole, alle istituzioni e a tutta la cittadinanza.”

Andrea Rocchi, presidente del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (CREA). “Il CREA partecipa con entusiasmo a quest’edizione della Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici, un’occasione preziosa per rafforzare il dialogo tra scienza e società, portando a Bari conoscenze, innovazioni e strumenti per un’agricoltura sempre più innovativa, sostenibile e vicina alle persone. Dalla genetica dell’uva da tavola all’agricoltura di precisione, dai giochi interattivi alla scoperta delle politiche agricole europee, vogliamo raccontare una ricerca che è innovazione, sostenibilità e passione.”

Serenella Ravioli, direttrice centrale comunicazione, informazione e servizi ai cittadini e agli utenti dell’Istat. “L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) con le attività di promozione della cultura statistica è aperto alla cittadinanza per far capire il valore dei dati e delle informazioni prodotti e far comprendere il metodo scientifico che è nel lavoro dello statistico. Con attività di gamification rivolte a pubblici di tutte le età, iniziative che mostrano il lavoro dello statistico, dati che illustrano la specificità del territorio, l’Istat partecipa alla Notte Europea dei Ricercatori per illustrare in concreto il valore sociale della cultura statistica e i benefici che ne possono derivare per esercitare una cittadinanza consapevole e informata.”

Alessandro Delle Donne, commissario straordinario dell’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari. “Anche quest’anno, i nostri ricercatori saranno in piazza per raccontare e spiegare le più importanti novità della ricerca oncologica e, in particolare, delle attività di ricerca in corso e di quelle a venire del nostro Istituto. Grazie anche ad una solida rete di collaborazioni con i più importanti centri di ricerca italiani ed europei, infatti, l’Istituto Tumori di Bari è coinvolto in numerosissimi progetti di ricerca nazionali e internazionali che hanno l’obiettivo di migliorare e anticipare le diagnosi, immaginare strumenti diagnostici sempre più precisi e meno invasivi, strutturare cure efficaci e con meno effetti collaterali. L’intelligenza artificiale, che è già una realtà nel nostro Istituto, ci sta traghettando verso cure oncologiche sempre più personalizzate. Ecco, porteremo tutto questo in piazza, con l’obiettivo di confrontarci e misurarci con gli altri enti di ricerca della città per trovare, insieme, strumenti migliori per curare il tumore.”

Biagio Di Terlizzi, direttore CIHEAM Bari. “Al CIHEAM Bari la ricerca non si ferma ai laboratori: diventa trasferimento tecnologico, innovazione e percorsi concreti che rafforzano i Paesi della cooperazione italiana. Il nostro lavoro nasce in un quadro scientifico rigoroso, ma guarda sempre all’impatto reale su territori e comunità, con soluzioni sostenibili e applicabili che consolidino lo sviluppo economico locale. Collaboriamo con colleghi di istituzioni scientifiche di Paesi terzi per sviluppare risposte comuni alle sfide globali dell’agricoltura e delle popolazioni rurali del Mediterraneo e oltre: sicurezza alimentare, scarsità d’acqua, desertificazione, perdita di biodiversità. Partecipare alla Notte dei Ricercatori 2025 è per noi un’occasione preziosa per condividere i risultati delle nostre ricerche, accendere nuove passioni tra i giovani e mostrare quanto la scienza possa incidere sulla vita quotidiana e sul futuro. La ricerca vive di confronto e di domande: solo così diventa davvero forza collettiva e strumento di sviluppo.”

Francesca Romana Paolillo, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bari. “Con vero piacere la Soprintendenza collabora, per la prima volta con un ruolo attivo, all’organizzazione della Notte Europea dei Ricercatori 2025. Riteniamo essenziale, in rete con gli Enti e Istituzioni che partecipano all’iniziativa, valorizzare il ruolo dei ricercatori per lo sviluppo della nostra società e sottolineare quanto la conoscenza e la ricerca siano essenziali per svolgere la nostra funzione di tutela del patrimonio culturale. Per questo contribuiamo al ricco programma della manifestazione con dei laboratori didattici, pensati e condotti dalle nostre funzionarie Caterina Annese e Elena Dellù, volti a far conoscere le nostre attività di ricerca e tutela su contesti paleontologici, archeologici e antropologi della terra di Bari.”

Annamaria Ferretti, presidente del Municipio 1 della Città di Bari. “Anche quest’anno sono onorata di partecipare a questo appuntamento così importante e rappresentativo per il Municipio 1 e per l’intera città perché non si tratta solo di rimarcare l’importanza delle conquiste scientifiche, ma anche di una occasione speciale per rafforzare il senso di comunità. L’incontro diretto tra ricercatori e cittadini ha la finalità primaria di superare barriere culturali e generazionali, e finalmente ci fa capire come la conoscenza può diventare a tutti gli effetti linguaggio comune. Un bene comune. La scienza esce dai laboratori e si apre alla condivisione generale e intergenerazionale, crea legami, fiducia e nuove prospettive per il futuro. Personalmente poi, spero che riesca ad avvicinare le giovani donne alle materia STEM perché sarebbe un altro bel traguardo da raggiungere.”