
In Puglia solo un autunno piovoso potrà salvare dalla desertificazione i territori della Capitanata, che stanno soffrendo per via della siccità estrema e che già ora sono costretti a sacrificare le proprie colture, con i trapianti degli ortaggi autunno – vernini che stanno saltando, con una perdita stimata del 30% della PLV. A denunciarlo è Coldiretti Puglia in attesa delle piogge previste nei prossimi giorni, sulla base delle rilevazioni dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, che segnala come anche le piogge agostane siano state scarse su quei territori, dove nei serbatoi foggiani restano poco più di 56 milioni di metri cubi d’acqua.
Nella prima decade di settembre invece, non una singola goccia d’acqua è caduta sulla Puglia, mentre in questo settembre, che sembra agosto, la riduzione settimanale anche dei volumi invasati nei bacini di Basilicata, funzionali anche alla Puglia, è enorme: dei mln. mc. 135,34 di 7 giorni fa ne rimangono mln. mc.126,5, cioè quasi 9 milioni di metri cubi in meno, come fosse piena estate! Il deficit è di mln. mc. 27,5 sul già disastroso 2024.
Le aziende agricole sono costrette al ricorso all’irrigazione di soccorso – insiste Coldiretti Puglia – con costi insostenibili dovuti all’aumento del prezzo del gasolio necessario per tirare l’acqua dai pozzi o per rifornirsi tramite autobotti. In molte aree i pozzi artesiani risultano in grave difficoltà, mentre quelli a falda superficiale si stanno progressivamente prosciugando.
I trapianti autunno-vernini risultano fortemente compromessi – aggiunge Coldiretti Puglia – perché la mancanza d’acqua rende impossibile garantire la sopravvivenza delle piantine, mettendo a rischio la produzione di ortaggi e verdure nei prossimi mesi. La crisi idrica ha determinato anche un drastico calo della disponibilità di foraggio verde nei pascoli. Gli allevatori hanno sostenuto costi elevati per l’acquisto di mangimi, aggravando la già precaria situazione economica del settore zootecnico. Gli animali, colpiti dallo stress da caldo e dalla carenza d’acqua, hanno prodotto fino al 30% in meno di latte rispetto ai periodi normali.
Di fronte a un’emergenza così profonda, è indispensabile un intervento strutturale e immediato. Occorre completare e ammodernare le infrastrutture irrigue – conclude Coldiretti Puglia – garantire la manutenzione straordinaria degli impianti collettivi e dei pozzi, riqualificare gli invasi esistenti, rendere efficienti le reti di adduzione e scolo e rinnovare gli accordi interregionali per l’approvvigionamento idrico.