TARANTO – Casartigiani incontra Adolfo Urso, il titolare del ministero delle Imprese e Made in Italy

TARANTO – Casartigiani incontra Adolfo Urso. Stamattina, il titolare del ministero delle Imprese e Made in Italy è giunto al Palazzo del Governo, in via Anfiteatro a Taranto, per incontrare le associazioni datoriali e i sindacati coinvolti nella vertenza ex Ilva. Il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia Stefano Castronuovo ha ribadito la complicata situazione in cui versano le aziende dell’autotrasporto dell’indotto del siderurgico. Quest’ultime, a oggi, non hanno la possibilità di fornire i regolari servizi contrattualmente previsti perché hanno la necessità di recuperare i propri crediti, così come la regolarità contributiva e fiscale prevista per legge.

Castronuovo, infatti, ha precisato che le mPMI dell’autotrasporto e dell’indotto coinvolte, ai sensi delle Linee Guida EBA-GL Lom (Guidelines on loan origination and monitoring), non possiedono i requisiti di bancabilità, non di rado, e proprio a causa del malvezzo dei loro debitori di posticipare i pagamenti ben oltre quanto previsto dalla legge e dai contratti. Problematiche e preoccupazioni sul destino delle mPMI dell’indotto dell’Acciaieria, che sono state già ampiamente manifestate, nel corso delle scorse e varie interlocuzioni tra l’associazione datoriale degli artigiani e le istituzioni.

Queste le richieste avanzate, stamattina, da Casartigiani al ministro delle Imprese Urso e al Commissario Quaranta:

1.     nell’ambito delle risorse stanziate, un fondo ad hoc di ristori da affidare ai futuri commissari per il pagamento diretto delle imprese creditrici già definite prededucibili, fondamentale per ripristinare la liquidità necessaria a ripartire e garantire la continuità operativa di Adi.

A tal fine, viste le difficoltà finanziarie, si auspica che vada a buon fine la possibilità, annunciata nel corso della riunione dal Ministro Urso, di utilizzare le risorse messe a disposizione dalla Regione Puglia, attraverso la surroga dei debiti con un limite economico che non prefigurerebbe gli aiuti di Stato. Nella definizione delle soglie di intervento si dovrebbe avere adeguato riguardo al mondo dell’autotrasporto le cui aziende hanno costi fissi di gestione che nella fattispecie assorbono già circa l’80% del fatturato;

2.     Su tale tema vi è l’assoluta necessità di tutelare l’interezza delle imprese del settore a livello nazionale, in quanto, tutelando l’insieme si possa garantire il salvataggio di una intera filiera che è molto più ampia rispetto a chi ha il contratto diretto con ADI e che di fatto potrebbe avere ricadute disastrose su tutti i territori interessati che vanno oltre i confini di dove hanno sede gli stabilimenti. Nel settore dell’autotrasporto, infatti, quasi sempre avviene che il servizio venga effettuato solo in parte dalla singola azienda titolare del contratto e tutto il resto venga subappaltato a vari subvettori;

3.     Altro punto fondamentale per assicurare la continuità lavorativa, e quindi la continuità produttiva dello stabilimento, è prevedere la garanzia dell’ottenimento del DURC regolare da parte delle aziende di autotrasporto (per cui è obbligatorio) attraverso la sospensione fino a dicembre 2024 di tutti gli oneri fiscali, contributivi e previdenziali, attraverso per esempio un apposito DPCM;

4.     Importante, d’ora in avanti e per il futuro, si ritiene necessario proseguire il dialogo avviato con la Presidenza del Consiglio, con commissari straordinari, per garantire il funzionamento dello stabilimento attraverso un apposito tavolo permanente di confronto con le associazioni maggiormente rappresentative dell’indotto, nello specifico è necessario definire:

·       La gestione trasparente e corretta dei rapporti commerciali con le MPMI fornitrici.

·       La revisione dei meccanismi che sovraintendono l’assegnazione dei servizi di trasporto tramite la piattaforma aziendale

·       La concertazione di contratti uniformi che prevedano la trasparenza delle tariffe e la corretta gestione dei rapporti di sub-appalto e sub-vezione.

5.     Inserimento della clausola sociale che tuteli le imprese dell’autotrasporto locali.

Castronuovo, dunque, ha ricordato altresì l’importanza dell’istituzione di un tavolo permanente: «Ringraziamo il ministro Urso, così come i commissari Quaranta e Danovi – ha detto il coordinatore regionale – per l’attenzione che stanno riservando alla complessa vicenda dell’ex Ilva di Taranto e per cui auspichiamo che si giunga, una volta per tutte, alla risoluzione. È di vitale importanza che venga istituito un tavolo permanente che ponga, costantemente, le ottimali relazioni industriali tra azienda in AS e aziende fornitrici, le associazioni maggiormente rappresentative e i commissari, in una prospettiva di rilancio degli stabilimenti. L’obiettivo, infatti, è evitare situazioni che in passato, e senza il presidio delle associazioni, hanno riscontrato diverse difficoltà nelle relazioni».