Fino al 28 febbraio la bi-personale di Arkadiusz Sędek e Antonio Russo Galante per non dimenticare l’orrore della Shoah
Ancora per pochi giorni, fino a martedì 28 febbraio, sarà visitabile al Palazzo delle Arti Beltrani a Trani (BT) la mostra “L’Arte della Memoria. Mai più. Fiamme e Fuoco”. Inaugurata lo scorso 21 gennaio in occasione della settimana in cui si celebra la Giornata della Memoria, la bi-personale di Arkadiusz Sędek e Antonio Russo Galante, a cura di Isabella Di Liddo, docente dell’Università degli Studi di Bari e critico d’arte, organizzata dall’Associazione artistico-culturale “Lacarvella” di Trani, vuole ricordare la tragedia della Shoah che ha coinvolto tutto il pianeta. Per molti anni, i testimoni hanno taciuto su tali esperienze ma, successivamente, le loro dichiarazioni hanno fatto riflettere intere generazioni sull’importanza del ricordo, affinché un simile orrore non dovesse più ripetersi.
Gli autori delle due sezioni della mostra sono partiti entrambi dalla visita ai campi di sterminio.
Il ricordo di ognuno di noi svanisce, quello comune dura grazie alla cultura e all’arte.
Da questa citazione del fotografo polacco Arkadiusz Sędek si sviluppa la prima esposizione intitolata “Mai più” che porta in mostra le sue ultime opere focalizzate sulla Shoah in Polonia. Una tragedia che ha condizionato il suo talento artistico e toccato la sua sensibilità interiore. L’artista attraverso le sue opere lancia un messaggio alle nuove generazioni affinché rimanga accesa in loro la fiaccola della memoria. Alla base delle opere di Sędek ci sono una dettagliata ricerca storico-fotografica ed un interessante accostamento tra découpage, cera e photoshop che imprimono un carattere innovativo alla sua ricerca artistica, che assembla in bianco-nero foto storiche e foto attuali dei campi di concentramento dall’impatto emotivo molto forte.
Le arti figurative, assieme alla letteratura e alla storia, hanno il compito di ricordare e far riflettere le nuove generazioni.
La seconda esposizione, intitolata “Fiamme e Fuoco”, vede in mostra le opere dell’artista Antonio Russo Galante che si è lasciato ispirare dalle immagini diventate ormai iconiche dei campi di concentramento e di sterminio. L’artista è intervenuto successivamente con photoshop, il programma di grafica più utilizzato per il ritocco di foto, privilegiando i colori fortemente simbolici del nero, rosso e bianco. Ovviamente, gli interventi grafici non sono estemporanei, ma mostrano, al contrario, un profondo processo di lettura e di riproposizione della realtà, influenzando significativamente le reazioni di uno spettatore ideale.
Orari apertura: la mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle 18:00. Info: tel. 0883500044, e-mail info@palazzodelleartibeltrani.it. È possibile acquistare i biglietti direttamente presso il botteghino del Palazzo delle Arti Beltrani. Ingressi: 4,00 euro ticket intero; 2,00 euro ticket ridotto over 65, docenti, minori, studenti. Nel biglietto di ingresso è inclusa la visita alle collezioni della Pinacoteca Ivo Scaringi.
Proseguono, inoltre, a Palazzo delle Arti Beltrani le diverse attività didattiche dedicate agli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado. L’obiettivo di tali iniziative è quello di offrire ai partecipanti l’occasione di frequentare dal vivo un Museo in cui poter imparare a riconoscere, comprendere e riprodurre alcune delle opere in mostra nella Pinacoteca “Ivo Scaringi”, mediante un avvicinamento al mondo dell’arte. Gli alunni potranno esplorare questo mondo affascinante attraverso l’osservazione, la manualità e l’ascolto, condividendo momenti piacevoli e, allo stesso tempo, educativi.
Per informazioni: Tel. 0883/500044 o e-mail: info@palazzodelleartibeltrani.it