Triggiano – Barbara Gallavotti al Liceo Cartesio spiega perché occorre parlare di scienza

Un incontro importante oggi al Liceo Cartesio di Triggiano, che ha visto la presenza della dottoressa Barbara Gallavotti,  divenuta nota nel panorama della divulgazione scientifica, grazie ai programmi televisivi come  Ulisse – Il piacere della scoperta, condotto da Alberto Angela , Superquark, condotta da Piero Angela, che lei ama considerare il suo maestro e DiMartedì condotta da Giovanni Floris.

La Gallavotti ha anche scritto libri per bambini e ragazzi su diversi temi scientifici con un linguaggio di facile comprensione  ed è in Puglia per presentare il suo ultimo lavoro letterario  ‘L’infinito dentro di me’ edito da De Agostini, portandoci alla scoperta della materia che compone l’intero universo; e sorpresa, sorpresa è identico per tutto ciò che c’è nel cosmo anche negli esseri umani. Infatti siamo fatti tutti della stessa materia.

La nota divulgatrice oggi è ospite  del Libro Possibile Winter evento organizzato da Rossella Santoro, direttrice artistica del Libro Possibile.

La professoressa Angela Brandonisio, coordinatrice di scienze naturali del Liceo Cartesio, ha dichiarato come il loro dipartimento  è sempre attento alle nuove tematiche e gli argomenti del testo della Gallavotti sono così attuali tanto da interessare  gli studenti del biennio che lo hanno letto con attenzione e creato nuovi spunti di riflessioni e discussione.

“Perché parlare di scienza? – Interviene la Gallavotti  – A mio avviso perché siamo chiamati a fare delle scelte e occorre avere dei dati che ci spiegano come farle, anche con l’ausilio della tecnologia e dell’ IA (Intelligenza Artificiale) uno strumento nuovo che è entrato prepotentemente nella nostra vita”.

Ma  la prima rete neurale artificiale ovvero l’IA è stata già studiata nel 1950  e non è altro che una serie di algoritmi che permettono di tirare un elaborato da un enorme banca dati, ma l’IA non ha idea di quello che produce.

“E’ difficile per molti competere con le nuove tecnologia e dobbiamo comprendere che c’è una rivoluzione nel mondo del lavoro – continua la divulgatrice – e l’IA è davvero creativa e può sottrarre le nostre competenze? Dobbiamo preoccuparci?

Oggi l’IA non è creativa perché non è capace di rompere gli schemi  ma dobbiamo pensare ad un prossimo futuro cosa accadrà.

L’IA è’ veloce e potente ma dobbiamo considerare che le nuove tecnologie digitali impattino molto più di quanto si possa immaginare sull’ambiente infatti producono tanta anidride carbonica e richiedono molta energia e consumo d’acqua, perché sono macchine che devono essere raffreddate”.

Conclude dicendo “E’ sicuramente uno strumento utile che può cambiare la nostra vita ma che dobbiamo controllare”.

di Anna De Marzo

Photo gallery credit Egidio Magnani – Puglialive.net