
Nella grande kermesse delle Camera Commercio di Foggia di Grani Digitali, svoltasi il 30 maggio, dove sono stati presentati 21 Project Works, una in particolare ha incuriosito le aziende presenti.

Il futuro della raccolta differenziata parla il linguaggio dell’intelligenza artificiale e porta la firma di tre giovani talenti dell’Istituto Tecnico “Blaise Pascal” di Foggia. Alessandro Canistro, Giovanni Santa Croce e Simone Stellabotte, studenti della classe 5A INF, hanno vinto lo StartupDay25 tenutosi presso la Camera di Commercio di Foggia, presentando il progetto “Be Green”: un cestino intelligente capace di riconoscere i rifiuti e smistarli automaticamente nel giusto scomparto.
Il dispositivo, definito smart green-tech, sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale per rendere la raccolta differenziata più semplice, efficace e accessibile a tutti. Il prototipo è in grado di identificare automaticamente il tipo di rifiuto inserito — plastica, carta, vetro, organico o indifferenziato — e indirizzarlo nell’apposito contenitore interno, evitando errori di smistamento e migliorando l’efficienza del riciclo.
Uno degli aspetti più interessanti del progetto è la versatilità: “Be Green” può essere adattato sia all’uso domestico, per famiglie attente alla sostenibilità, sia a contesti più ampi come aziende, scuole o enti pubblici, semplicemente modificando il design o la capacità dei contenitori.
“L’idea è nata dall’esigenza di semplificare un gesto quotidiano come buttare un rifiuto, spesso fatto in modo scorretto”, spiegano i tre studenti. “Con Be Green vogliamo aiutare le persone a differenziare in modo automatico e consapevole, contribuendo a un ambiente più pulito.”
Il progetto ha impressionato la giuria delle aziende presenti non solo per la sua validità tecnica, ma anche per il forte impatto ambientale e sociale, elementi centrali nella valutazione dell’evento che da anni promuove la cultura dell’innovazione tra i giovani.
La vittoria allo StartupDay25 rappresenta per il team un primo, importante passo verso la realizzazione concreta del prototipo e l’ingresso nel mondo delle startup sostenibili. La speranza ora è di trovare partner industriali e investitori disposti a credere nell’idea e portarla sul mercato.
“Be Green” non è solo un cestino intelligente: è una visione per un futuro in cui tecnologia e ambiente camminano insieme.