Un pubblico raffinato e attento Accoglie a Lecce Il libro di Pasquale Trabucco

Evento organizzato da UNUCI LECCE

Un pubblico attento, colto e raffinato ha partecipato l’altra sera alla presentazione del libro di Pasquale Trabucco, “L’ombra della Vittoria, il Fante tradito” avvenuta nel Museo Faggiano a Lecce a cura dell’Unione nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia,  UNUCI, sezione di Lecce, presieduta dal colonnello Rodolfo Guidotti, vicepresidente primo capitano, Luigi Greco.

Tutto esaurito nella sala eventi del Museo, un luogo che racconta la storia di Lecce e del Salento da cinque secoli avanti Cristo sino all’alto Medioevo. Ospiti d’onore il viceprefetto Claudio Sergi, in rappresentanza del Prefetto, il vicepresidente dell’UNUCI nazionale, generale Maurizio Quattrini, il vice comandante del 15° Reggimento Cavalleggeri di Lodi, tenente colonnello Luca Fornaro,  il colonnello Antonio Camerino   della Scuola di Cavalleria, il tenente Letizia Carrabino della Guardia di Finanza e il comandante della Compagnia dei Carabinieri Lecce, capitano Valentino Adinolfi.

Ospite d’eccezione il colonnello Carlo Calcagni, maestro di vita e di tenacia per come ha affrontato e continua ad affrontare le mille difficoltà derivate da gravi patologie che si sono manifestate dopo aver partecipato ad un’operazione di Peace Keaping nei Balcani.

Ha presentato il libro la giornalista professionista Carmen Mancarella che lo ha recensito.

“Questo libro sgorga dal cuore. E’ appassionato e appassionante.

In un momento storico in cui stiamo rischiando una guerra globale, suona di grande attualità.

Ringrazio UNUCI Lecce per avermi dato l’onore questa sera di presentare un libro così interessante e intenso.

Che cosa racconta?

Racconta un viaggio lungo 1750 chilometri, diviso in 45 tappe, che va da PREDOI in provincia di Bolzano e sino a Portopalo di Capo Passero in Sicilia, un viaggio fatto a piedi in cui l’autore portando con sé la Bandiera italiana va a rendere omaggio ai monumenti dei Caduti sparsi per l’Italia, ma anche ai cimiteri dei nemici austriaci, anche loro caduti durante la Prima Guerra Mondiale perché anche loro hanno sofferto e sono morti combattendo.

Naturalmente come tutti i viaggi lenti, l’autore ha modo di incontrare tantissime persone: alcune si mettono a camminare accanto a lui, altre gli offrono qualcosa da mangiare,  ma tutte si appassionano alla giusta causa: ripristinare la festa del 4 novembre come festa nazionale per rendere onore ai Caduti : 550mila civili e 650mila militari della Prima Guerra mondiale.

E’ grazie a loro, dice l’autore, se tutti noi siamo una Nazione Unita, siamo quelli che siamo.

E’ dietro le trincee, come giustamente sottolinea anche il grande scrittore ERICK MARIA RILKE, che nasce il grande spirito di solidarietà e di fratellanza, il cameratismo, che ti porta a condividere tutto: anche i pensieri.

E’ nelle trincee, infatti, che vengono superate le differenze tra ricco e povero, tra Nord e Sud e tra dialetti, perché si combatte per la Libertà, l’Unità nazionale e perché si è in pericolo di vita.

Dietro le quinte dell’impresa di Pasquale Trabucco c’è una grande storia di solidarietà e di cameratismo che dura da 40 anni.

I giovani del 100° corso ALLIEVI UFFICIALI continuano, infatti, a distanza di 40 anni a essere amici. Non si sono mai persi di vista. E anche in questo caso, aiutano, Pasquale Trabucco ad affrontare il suo viaggio,

facendo recapitare i gagliardetti ai vari Comuni che saranno tappa del viaggio, offrendosi di accompagnare l’autore nelle varie tratte.

Tutto ha inizio con la legge numero 54 del 1977 quando la festa del 4 novembre viene soppressa assieme a tante altre festività come la Befana.

Giustamente l’autore nota:

“Mentre da un lato, il presidente della Repubblica, Giovanni Leone, e il presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, partecipavano ai funerali degli allievi ufficiali della Marina Militare che si erano schiantati sul monte Serra il 3 marzo con il velivolo VEGA-10, dall’altro cancellarono la festa del 4 novembre e del 2 giugno (ripristinata dopo 24 anni) e dell’Epifania (ripristinata dopo 9 anni). Il 4  novembre, Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate aspetta di essere ripristinata dopo 45 anni”.

Ma che cosa spinge l’autore a intraprendere il viaggio?

Accendere i riflettori sui valori nati nella Prima Guerra Mondiale, quando morirono al fronte ragazzi non ancora 18enni, facendo nascere con il loro sacrificio l’Unità d’Italia!

Il viaggio si presenta subito non facile. Infatti un forte dolore alla caviglia infastidisce il nostro autore: ma lui non bada al dolore, lo supera e va avanti.

E così il suo zaino, come nota un follower, si riempie di bellezze dei paesaggi italiani, esperienze, storie… lui va seminando i valori dell’Unità nazionale e dell’Amore per la Patria.

Molto belle sono le pagine dedicate alla storia del Milite Ignoto. Una mamma che aveva perso il figlio durante il fronte, Maria Maddalena Bergamas, viene invitata a scegliere una sola bara, tra le undici che le vengono presentate. I poveri resti vengono presi da undici campi di battaglia diversi.

Lei sceglie la decima e proprio la decima viene portata all’Altare della Patria.

L’autore descrive questa storia con intensa commozione. Il che dimostra anche una profonda conoscenza della storia.

Che succede poi quando il nostro finisce il viaggio?

Dopo la bellissima accoglienza che gli viene fatta a Noto e dopo aver raggiunto Portopalo di Capo Passero lui sta quasi per sbagliare strada… nonostante il caldo, nonostante le fatiche, si era affezionato a quel viaggio e stava per tornare indietro.

Ma quel viaggio non finisce: perché ne inizia subito un altro

Nasce infatti il Comitato 4 Novembre, da lui presieduto.

E iniziano le nuove battaglie presso le stanze della Politica per ottenere il ripristino della Festa del 4 Novembre.

Vengono presentate ben 8 proposte di legge.

Credo che il momento più intenso sia stata la cerimonia presso l’Altare della Patria e il convegno nella sala PROMOTECA del Campidoglio, così intensamente descritto in questo libro, quando arrivarono a Roma ben 300 sostenitori.

Non mi dilungo oltre, ma vi lascio rivelandovi il significato dell’ombra

E’ l’ombra dei CADUTI che diventando sempre più numerosi e lo accompagnano per tutto il viaggio

E poi c’è una frase che mi è piaciuta tantissimo:

“Non seguire sentieri già tracciati

Ma tracciane uno tu”

Grazie Pasquale Trabucco per la tua bella impresa e per i valori che ci hai trasmesso!

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Titolo: L’ombra della Vittoria, Il Fante tradito

Autore: Pasquale Trabucco

Editore: Albatros

Pagine: 224

ISBN 9788830642560

Euro 15,50

Pagina FB: Pasquale Trabucco in cammino per l’Italia