Un tricolore dal cielo per la Giornata della Legalità: Cerignola ricorda le vittime di mafia

Dibisceglia: “Ribadiamo ogni giorno da che parte stare”. Bonito: “Saremo sempre uniti nel rispetto della legge”

La speranza è scesa dal cielo con il tricolore del Colonnello Paolo Filippini, che questa mattina si è paracadutato su Cerignola per celebrare la Giornata della Legalità, nel trentunesimo anniversario della Strage di Capaci, con un suggestivo spettacolo pensato dall’associazione culturale Neverland in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e le scuole di Cerignola.

La Giornata della Legalità è iniziata alle ore 10:30 con il corteo “Io non ho paura”, partito da Viale Generale Dalla Chiesa e che poi si è snodato lungo il Corso principale della città prima della deposizione di una corona di fiori in Via Paolo Borsellino e via Giovanni Falcone. Oltre 500 studenti hanno atteso il lancio del Colonnello Filippini, che alle 12:30 è atterrato in Piazza Duomo.

“Un ringraziamento sentito a tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione di un evento così suggestivo, ricco di significato e pieno di bellezza. La mafia – ha detto il vicesindaco e assessore al Welfare Maria Dibisceglia- ha più paura della scuola che della giustizia, perché la vera battaglia si gioca sul piano della cultura, della consapevolezza, della libertà di scegliere da quale parte stare. Cerignola, da un anno e mezzo, e oggi ne è un’ulteriore riprova, non manca mai di ribadire la sua netta e precisa scelta antimafia”.

“Diciamo no alla delinquenza organizzata che anche nella nostra Città esiste in tre filoni mafiosi molto pericolosi, che hanno dei nomi e dei cognomi. E quando qualcuno dice che la mafia non esiste è un colluso con la mafia. Noi- ha detto il sindaco Francesco Bonito- dobbiamo avere la capacità di capirlo, di comprenderlo, di unirci, perché siamo la parte pulita che può e deve contrastare questi fenomeni ricordando il passato. Dobbiamo lottare come hanno fatto Falcone e Borsellino, come ha fatto il nostro concittadino Michele Cianci e come ogni giorno fa chi non si rassegna all’idea che la mafia sia imbattibile. L’ho fatto da giudice- celebrando il processo Borsellino- l’ho fatto da parlamentare e lo sto facendo da sindaco di Cerignola”.