WELFARE ITALIA INDEX 2024: LA PUGLIA AL 16° POSTO IN ITALIA

  • In Puglia, il tasso di disoccupazione scende all’11,6% rispetto al 12,1% registrato nel 2023, e il tasso di dispersione scolastica scende al 12,8%,  rispetto al 14,6%  dello scorso anno
  • Mantiene il 4° posto nazionale per spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione che, nel 2024, ha raggiunto il 5,6% del PIL regionale (la media nazionale è pari al 3,6%)
  • La Regione si posiziona al 15° posto per stato di salute della popolazione e per l’efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria

Bari, 11 marzo 2025

La Puglia si posiziona al 16° posto nella classifica che misura l’efficacia e la capacità di risposta del sistema di welfare delle Regioni italiane

Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2024” – strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire – realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa del Gruppo Unipol in collaborazione con The European House – Ambrosetti (TEHA).

Il Welfare Italia Index viene presentato analiticamente all’interno del Rapporto Annuale del Think Tank “Welfare, Italia”, disponibile sul sito di Welfare Italia.

Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input (ovvero indicatori di spesa – pubblica e privata – in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio: ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output (ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare: ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).

Indicatori di spesa

La Puglia ottiene un punteggio di 73,1 per gli indicatori di spesa, posizionandosi al 13° posto a livello nazionale.

La Puglia mantiene il 4° posto nazionale per spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione che, nel 2024, ha raggiunto il 5,6% del PIL regionale (la media nazionale è pari al 3,6%).

Per quanto riguarda le politiche del lavoro, la Puglia si attesta al 5° posto, con una spesa pari al 3,5% del PIL, rispetto alla media nazionale del 2,6%.

La Regione si posiziona al 15° posto per la spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido (5.614 euro rispetto  agli 8.057 euro della media nazionale) e al 4° posto per quanto riguarda l’importo medio di Assegno di inclusione (614 euro rispetto alla media nazionale di 618 euro).

La Puglia occupa il 19° posto per spesa sanitaria pubblica pro-capite (2.169 euro contro la media nazionale di 2.329 euro) e l’ultimo per spesa sanitaria privata pro-capite (412 euro rispetto alla media nazionale di 604 euro).

Indicatori strutturali

Per quanto riguarda gli indicatori strutturali la Puglia registra un punteggio di 49,7 (in una scala da 1 a 100), confermando il 18° posto del 2023.

Con riferimento agli indicatori strutturali legati all’area sanitaria, la Puglia si posiziona al 15° posto per stato di salute della popolazione e per l’efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria.

Sul fronte del lavoro, la Regione si posiziona al 18° posto sia per tasso di disoccupazione, pari  all’11,6% e in miglioramento rispetto al 12,1% del 2023, sia per la quota di giovani NEET tra i 15 e i 34 anni che non studiano né lavorano (Not in Education, Employment, or Training) pari al 25,3% rispetto a una media nazionale del 18%, che per la percentuale di cittadini inattivi, pari al 57,1% a fronte del 50,1% della media nazionale.

La Puglia registra un miglioramento per quanto attiene il tasso di partecipazione a forme pensionistiche complementari, guadagnando una posizione rispetto al 2023 e attestandosi al 17° posto con un valore del 30%, sebbene inferiore alla media italiana del 36,9%.

Un segnale positivo arriva dal tasso di dispersione scolastica, che scende al 12,8%, in calo rispetto al 14,6% dell’anno precedente. Questo progresso consente alla Regione di risalire al 15° posto, rispetto al 17° dell’anno scorso, anche se il dato rimane ancora superiore alla media nazionale del 10,5%.

Infine, la Puglia si colloca al 17° posto sia per numero di posti asilo nido autorizzati ogni 100 bambini tra 0 e 2 anni, con un valore pari a 18 rispetto alla media nazionale di 26,1, sia per l’indice di deprivazione abitativa, che misura l’affollamento delle abitazioni, che si attesta a 2,6, lievemente al di sopra della media italiana di 2,5.

I 22 Key Performance Indicator

Indicatori di risorse, pubbliche e private, allocate nella Regione (indicatori di input)

Area sanitaria

  • spesa sanitaria pubblica pro-capite: ammontare allocato a una singola Regione tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale (in euro pro-capite)
  • spesa sanitaria privata pro-capite: comprensiva delle due componenti di spesa intermediata e di spesa out-of-pocket sostenuta dalle famiglie residenti nel territorio regionale; (in euro pro-capite)

Area politiche sociali

  • spesa in interventi e servizi sociali pro capite: spesa in conto corrente impegnata dai Comuni delle diverse Regioni per l’erogazione dei sevizi socio-assistenziali (sono comprese spese in immobili, personale, attrezzature, costi di affidamento a terzi, ecc.); (in euro pro-capite)
  • importo medio di Assegno di inclusione sul totale della popolazione regionale: come derivanti dal database ad hoc di INPS; risorse mensili in euro per ogni cittadino
  • spesa pubblica per le politiche del lavoro: sono incluse spese per interventi a favore del lavoro e dell’occupazione,  della cooperazione e del collocamento della mano d’opera purché non destinati ad uno specifico settore; interventi nel campo del collocamento al lavoro; formulazione delle politiche generali del lavoro; promozione dell’occupazione giovanile, femminile e delle categorie svantaggiate; lotta alle discriminazioni in campo lavorativo; infrastrutture connesse al funzionamento del mercato del lavoro; osservatori sul mercato del lavoro; (in percentuale del PIL regionale)

Area previdenza

  • spesa previdenziale su totale della popolazione anziana (over-65); assegno medio mensile sul totale degli over 65
  • contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza (Percentuale sul totale di PIL regionale)
  • contributo medio a forme di previdenza integrative in rapporto al reddito medio (valore percentuale)

Area educazione e formazione

  • spesa pubblica per consumi finali legati a istruzione e formazione (percentuale sul totale del PIL regionale)
  • spesa media regionale per utente che usufruisce di asili nido (euro per bambino frequentante)

Indicatori strutturali di welfare (indicatori di output):

Area sanitaria

  • Meridiano Sanità Index (area “Stato di salute della popolazione”): valuta i risultati del sistema sanitario in termini di salute della popolazione attraverso un set di indicatori che comprende aspettativa di vita, mortalità, fattori di rischio per la salute degli adulti e dei bambini, tasso di prevalenza standardizzato per patologie croniche ad alto impatto e comorbidità; (indice sintetico di più indicatori);
  • Meridiano Sanità Index (area “Efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria”): valuta indicatori di appropriatezza di prescrizioni, prestazioni e ricoveri, che rappresentano anche delle proxy dell’efficienza organizzativa delle cure territoriali, indicatori di efficacia delle cure, un indicatore sulla degenza media in ospedale, la durata delle liste di attesa ed infine i livelli di immigrazione sanitaria per ciascuna Regione; (indice sintetico di più indicatori)

Area politiche sociali

  • Tasso di disoccupazione a livello regionale (percentuale su popolazione over 15 anni);
  • Percentuale di NEET (Not in Education, Employment or Training), (percentuale delle persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione sul totale della popolazione di giovani della medesima fascia d’età della Regione);
  • Cittadini inattivi (percentuale sul totale della popolazione);
  • Part-time femminile involontario (lavoratrici con orario ridotto che dichiarano di avere accettato un lavoro part-time in assenza di opportunità di lavoro a tempo pieno) in quanto indicatore dell’esclusione delle donne nel mercato del lavoro; (tasso di part-time involontario tra occupati di 15 anni e oltre su 100 occupati part-time);
  • Percentuale di famiglie in povertà relativa sul totale delle famiglie regionali;
  • Indice di deprivazione abitativa: indice di affollamento delle abitazioni, misurato come numero di componenti della famiglia per metro quadro; (valori per cento)

Area previdenza

  • Numero di pensionati ogni 100 abitanti;
  • Partecipazione a forme pensionistiche complementari: percentuale di lavoratori che hanno sottoscritto una forma previdenziale complementare di secondo o terzo pilastro (fondi negoziali, fondi aperti o Piani Individuali Pensionistici);

Area educazione e formazione

  • Tasso di dispersione scolastica (percentuale di studenti – sul totale degli studenti di scuola secondaria di secondo grado – che non riescono a raggiungere il titolo di studio o che non hanno le competenze previste dal titolo formale);
  • Posti disponibili negli asili nido autorizzati ogni 100 bambini della Regione tra 0 e 2 anni (posti ogni 100 bambini 0-2 anni)

La classifica completa del Welfare Italia Index 2024: