Intitolato a #mareAsinistra, in riferimento alla strategia regionale pugliese di attrazione e valorizzazione dei talenti, il Forum – realizzato da TEHA Group – Ambrosetti in partnership con la Regione Puglia e Puglia Sviluppo – si è tenuto oggi presso la Fiera del Levante di Bari, coinvolgendo circa 150 business leader e vertici delle rappresentanze e delle Istituzioni di riferimento a livello locale, nazionale e internazionale. In tale occasione, è stato presentato lo studio “L’organizzazione, gestione e comunicazione strategica dell’attrattività territoriale: il Tableau de Bord della Puglia”.
La Puglia risulta così:
· 1a Regione del Sud per crescita del Prodotto Interno Lordo (+5,0%). In termini di valore assoluto, occupa il 3° posto al Sud (e il 9° posto in Italia);
· 1a Regione del Sud (e 5a in Italia) per crescita del Valore Aggiunto regionale (+5,1% rispetto al 2021, contro il +3,7% della media italiana e il +3,6% della media del Sud Italia);
· la posizione della Regione nella classifica riguardante il saldo della bilancia commerciale, misurato come percentuale sul PIL, migliora (dal 18° al 15° posto a livello nazionale);
· 2a regione del Sud per tasso di natalità delle imprese, con Bari che si posiziona come la 5a Provincia in Italiaper numero di startup innovative;
· gli investimenti fissi lordi, come percentuale sul PIL, crescono di 1,6 p.p., consentendo alla Regione di scalare la classifica nazionale di 3 posizioni;
· 1a Regione del Sud per pagamenti effettuati nell’ambito dei Programmi Operativi Regionali 2014-2020 finanziati dai fondi FSE e FESR, con 4,6 miliardi di Euro spesi;
· la sanità regge, con un miglioramento significativo nelle statistiche relative al Meridiano Sanità Index, salendo dall’8° al 5° posto per risorse economiche destinate al settore sanitario;
· l’indice di dipendenza strutturale pugliese è il 4° più basso a livello nazionale (un indice basso suggerisce una popolazione attiva più robusta in grado di sostenere la popolazione non attiva);
· l’innovazione e la ricerca trainano il dinamismo regionale:
– la quota di ricercatori sugli occupati totali cresce di 0,3 p.p. (dal 14° al 12° posto);
– in Puglia è presente quasi il 5% del totale delle startup e PMI Innovative nazionali (7° posto);
– la percentuale di persone con elevate competenze digitali aumenta di 0,9 p.p., (dal 17° al 15° posto a livello nazionale).
Oggi 20 relatori hanno fatto il punto sull’attrattività della Regione per gli investimenti privati, che crescono: nel 2023, la Puglia è 10a in Italia per imprese gestite da immigrati stranieri, con 22.146 attività che rappresentano il 5,8% del totale regionale, registrando una crescita vicina al 9% rispetto al 2020. Nel 2021, la Puglia si posiziona, inoltre, all’11° posto in Italia per Valore Aggiunto generato da imprese a controllo estero, con 2,8 miliardi di Euro prodotti. Questo contributo rappresenta il 4,2% del Valore Aggiunto totale regionale, registrando un incremento di 1,1 p.p. rispetto al periodo precedente.
“I dati dello studio sulla Puglia di TEHA, che presentiamo oggi – ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – di certo ci rendono orgogliosi del lavoro svolto in questi anni, che si traduce, per esempio, in una crescita del Prodotto Interno Lordo, in una crescita degli investimenti e del numero di startup e di imprese innovative. L’obiettivo di questo focus, però, è un altro, ed è proprio nel suo titolo: #mareAsinistra. Perché, per poter attrarre in via definitiva non solo nuove imprese ma soprattutto persone e talenti che in Puglia decidano di vivere e di mettere a disposizione le proprie competenze, conoscenze ed esperienze, abbiamo bisogno di comprendere sia le reali esigenze del nostro sistema produttivo sia qual è lo stato di salute di settori strategici che garantiscono lo spostamento di capitale umano in Puglia. #mareAsinistra è proprio questo, una strategia che intende attrarre manager, creativi, talenti da tutto il mondo che qui possano trovare non solo condizioni lavorative favorevoli ma anche servizi e qualità della vita che rispondano a standard europei. Questi dati sono preziosi, perché ci permettono di proseguire un lavoro che è intersettoriale, che coinvolge tutti i settori di questa Regione e che intende rendere la Puglia il luogo in cui si sceglie di vivere perché si vive bene.”
“Attraverso questo progetto, realizzato in co-branding da TEHA e Assessorato allo Sviluppo economico – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Puglia, Alessandro Delli Noci – abbiamo voluto dare continuità ad un lavoro di analisi, iniziato lo scorso anno, sul posizionamento della Puglia nell’attrazione degli investimenti. I numerosi approfondimenti – che hanno riguardato tra gli altri l’aerospazio, il sistema della salute, le infrastrutture, l’agri-tech, l’economia del mare, il turismo – ci consentono di avere un monitoraggio costante sullo sviluppo dei settori chiave della Strategia regionale di specializzazione intelligente S3, strumento indispensabile per poter agire tempestivamente sugli elementi che necessitano di miglioramento e per poter, al tempo stesso, valorizzare i nostri punti di forza. Questo focus è un’occasione incredibile per comunicare con il linguaggio delle imprese, vale a dire per ascoltare i bisogni e i punti di vista dell’intero sistema produttivo pugliese che meglio di chiunque altro può rappresentare il fabbisogno di capitale umano e tutto ciò che ne consegue in termini di servizi, e indicarci dunque le policy da mettere in campo”.
“La Puglia ha adottato un modello di sviluppo che guarda al lungo periodo e questa è sicuramente una buona notizia. È chiaro che il ritardo di partenza è ampio e non esiste una soluzione unica per allinearsi alle medie italiane ed europee ma gli strumenti di policy, nazionali e regionali, ci sono e vanno dalla programmazione 2021-2027 alla Zona Economica Speciale Unica (ZES Unica), da #mareAsinistra alla nuova legge sulle Aree Idonee per l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile. Ora serve un piano di politica industriale, con una visione a medio e lungo termine, che punti su una crescente collaborazione tra pubblico e privato e anche tra le imprese. Questo rappresenta un elemento su cui il sistema-Puglia intende fare grandi passi in avanti, anche con il supporto di TEHA Group” ha commentato Cetti Lauteta, Partner associato, TEHA Group.
“La Puglia sta dimostrando che la crescita e la sostenibilità possono andare di pari passo. Questo Forum #mareAsinistra è una grande occasione per consolidare le nostre strategie di sviluppo e rafforzare le alleanze necessarie per un futuro più verde e competitivo,” ha dichiarato Gianna Elisa Berlingerio, Direttora Dipartimento Sviluppo Economico di Regione Puglia, durante il suo intervento alla prima edizione del Forum presso la Fiera del Levante. “La Puglia si è affermata come un punto di riferimento per le startup e le PMI innovative, rappresentando quasi il 5% del totale nazionale,” ha aggiunto Berlingerio. “L’incremento della quota di ricercatori e l’aumento delle competenze digitali sono segnali positivi di una regione che guarda al futuro con fiducia”.
Cinque le priorità segnalate dalle imprese:
1. infrastrutture e quantità e qualità degli spazi per gli investimenti: buono l’andamento degli investimenti sulla portualità, che stanno portando a risultati nella movimentazione di merci e passeggeri: i porti di Taranto, Brindisi e Bari sono tra i 10 porti italiani per movimentazione di rinfuse solide, con Taranto al 2° posto a livello nazionale, grazie alle sue 7,5 milioni di tonnellate movimentate. La Puglia è la 7a Regione italiana per incidenza del Valore Aggiunto dell’Economia del Mare sul totale dell’economia regionale (5,0%, pari a 3,8 miliardi di Euro) e come 6a per traffico di passeggeri crocieristici (4,7% del totale nazionale). È urgente una ricognizione delle infrastrutture esistenti, l’analisi del fabbisogno infrastrutturale delle Province (soprattutto quelle a caratterizzazione industriale e vocazione turistica) e il lancio di progetti di riqualificazione seri, soprattutto nelle aree industriali;
2. ecosistema impresa: serve maggiore dialogo tra le imprese e le Istituzioni, ma anche con le Università, per invertire il trend negativo delle iscrizioni registrato negli ultimi 12 anni dagli atenei pugliesi, passati da oltre 100mila studenti nel 2010/2011 a poco più di 81mila nel 2022/2023. In controtendenza, invece, è la crescita marcata degli studenti stranieri, il cui numero è aumentato del +46,9% tra l’a.a. 2018/2019 e l’a.a 2022/2023, dimostrando un crescente interesse internazionale verso le Università pugliesi;
3. giovani e donne: nel periodo 2018-2023, oltre 100.000 persone hanno lasciato la Puglia, con quasi la metà (49,7%) appartenente alla fascia d’età compresa tra i 15 e i 29 anni. La partecipazione dei lavoratori pugliesi alla formazione continua è particolarmente bassa, fermandosi all’8,5%, mentre la Regione si colloca al 18° posto in Italia per rapporto tra studenti universitari e popolazione in età universitaria. Allo stesso tempo, il 26,0% dei giovani rimane escluso da percorsi educativi, formativi o lavorativi (NEET). È necessario puntare su retribuzioni più competitive, percorsi formativi avanzati e modelli di welfare attrattivi per trattenere giovani e donne nel mercato del lavoro, che presentano oggi tassi di occupazione rispettivamente al 16,5% e al 37,1%, inferiori alla media nazionale. Ciò nonostante, l’occupazione femminile cresce dell’8,1% tra il 2018 e il 2023, un dato superiore alla media nazionale. Parallelamente, l’imprenditorialità giovanile rappresenta un punto di forza, con il 9,9% delle imprese guidate da giovani, che posiziona la Regione al 4° posto in Italia. In ogni caso, strategie come digitalizzazione, smart working e corporate well-being possono migliorare l’attrattività e favorire un maggiore coinvolgimento di giovani e donne;
4. filiere strategiche territoriali:
o Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT): il settore presenta sfide significative, con opportunità a volte poco attrattive per i giovani talenti, che spesso cercano prospettive migliori fuori dalla Regione. La mancanza di un ecosistema ICT coeso e collaborativo limita il settore, con imprese poco radicate sul territorio;
o Agri-tech: la Puglia, 7ª Regione italiana per contributo al Valore Aggiunto agroalimentare e 1ª per occupazione della filiera agroalimentare con 149 mila occupati, ha il potenziale per consolidare la sua competitività globale attraverso strategie innovative e integrate. La ricerca scientifica promossa dalle Istituzioni, in collaborazione con le imprese, può essere un fattore determinante per superare le sfide del settore agricolo. L’agrifood, inoltre, è il settore perfetto all’interno del quale impostare nuove politiche di promozione del brand-Puglia nel mondo, ma serve più collaborazione tra le imprese, per gran parte di piccole dimensioni;
o Energia: la Puglia è la 2ª in Italia per produzione di energia da fonti rinnovabili (10,5% del totale nazionale) e punta a diventare un hub energetico nel Mediterraneo. A tal fine diventa fondamentale la creazione di una filiera industriale integrata, dalla ricerca allo stoccaggio, per attrarre investimenti di qualità e generare un impatto economico duraturo;
o Economia del Mare e Logistica: è cruciale il miglioramento dei collegamenti ferroviari e stradali tra le città pugliesi e il resto del Paese. La Puglia è al 9° posto in Italia per Valore Aggiunto nel settore logistico (3,6 miliardi di Euro) e si presenta come uno snodo logistico di primo piano per posizionamento geografico, ma su intermodalità e porti – indispensabili strumenti a sostegno della competitività delle imprese – bisogna garantire una maggiore velocità di esecuzione degli investimenti;
o Sistema della salute: migliorare il sistema sanitario regionale è una priorità del sistema pubblico. Con un punteggio di 4,4 su 10 nel Meridiano Sanità Index, elaborato da TEHA Group per valutare lo stato di salute della popolazione, la Puglia si colloca al 13° posto a livello nazionale, evidenziando margini significativi di crescita attraverso investimenti mirati al potenziamento del sistema della salute;
o Aerospazio: è fondamentale che la Regione integri pienamente il settore aerospaziale nelle sue politiche di sviluppo, sostenendo le imprese e promuovendo un ecosistema innovativo e competitivo capace di attrarre investimenti e generare nuove opportunità. La Puglia si colloca comunque all’8° posto in Italia per numero di aziende nel settore, rappresentando il 5% del totale nazionale, contribuendo in modo significativo allo sviluppo tecnologico ed economico del territorio. Il settore presenta luci ed ombre ma rappresenta un settore ad alto potenziale per la competitività del sistema-Paese a livello europeo e presenta sinergie e complementarità con filiere ad oggi in crisi, come l’automotive, che potrebbe beneficiare di un piano di politica industriale di medio e lungo periodo orientato a riconversione e innovazione;
o Turismo: è necessario sviluppare una strategia di comunicazione integrata e coerente per promuovere il territorio in modo omogeneo e favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici. Questi interventi possono rafforzare un settore che già vede la Puglia all’11° posto in Italia per presenze turistiche (4° al Sud) con oltre 16 milioni di presenze nel 2023;
5. rafforzamento dimensionale: è imprescindibile sviluppare una visione di crescita ambiziosa, anche oltre i confini nazionali, per le filiere pugliesi e la valorizzazione delle loro distintività, facendo sistema tra tutti gli attori del territorio come premessa per avere la «massa critica» per scaricare a terra gli investimenti necessari.
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Link dichiarazione Lauteta