Questa mattina, a Palazzo di Città, il sindaco Antonio Decaro e il presidente della commissione comunale Cultura e Università Giuseppe Cascella, alla presenza del rettore dell’Università degli Studi Aldo Moro Stefano Bronzini e dell’assessora comunale alle Politiche educative e giovanili Paola Romano, hanno consegnato un riconoscimento dell’amministrazione comunale a Luisa Torsi, docente ordinaria di Chimica dell’Università di Bari nonché componente del Consiglio scientifico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e nota ricercatrice nel campo della diagnostica medica, insignita lo scorso 23 giugno dal presidente della Repubblica del Premio Nazionale Accademia dei Lincei 2023.
Con questa iniziativa l’amministrazione ha voluto la propria riconoscenza verso la ricercatrice per aver dato lustro alla città con i suoi lavori in ambito scientifico, accademico e sociale.
“La professoressa Torsi è un’eccellenza del nostro territorio – ha detto il sindaco Decaro -, una donna forte e coraggiosa, tenace tanto nella ricerca quanto nel sostegno a battaglie che hanno bisogno di voci autorevoli come la sua. Personalmente sono onorato di aver incrociato un pezzo della mia strada con la sua, e sono contento di averla qui oggi, nella casa comunale, per la consegna di questo riconoscimento. Inutile ribadire l’importanza e il prestigio dei premi e dei riconoscimenti che Luisa Torsi ha ricevuto durante la sua carriera, non da ultimo la consegna dal parte presidente della Repubblica del Premio Nazionale Accademia dei Lincei 2023, riservato alle eccellenze nel campo delle scienze fisiche e matematiche e naturali.
Donne e professioniste come Luisa Torsi sono un vanto e, allo stesso tempo, una certezza per la città di Bari che può contare sulla loro preparazione ma anche sul contributo che possono offrire non solo alla comunità scientifica nazionale ma anche a quella internazionale con la loro ricerca, la loro passione e la loro stessa vita. Io credo che persone speciali come Luisa siano una rarità che è giusto riconoscere e omaggiare come stiamo facendo, qui, oggi”.
“Voglio esprimere oggi la mia emozione e il mio orgoglio per essere stata premiata dall’amministrazione della mia città, a testimonianza del lavoro che io e la mia squadra di ricercatori svolgiamo, ogni giorno, per spostare un po’ più in là la barriera del limite della conoscenza scientifica – ha spiegato Luisa Torsi -. Siamo nati qui, qui abbiamo studiato e ci siamo perfezionati, siamo poi andati all’estero per fare esperienza, è vero, ma sempre con il desiderio di tornare nella nostra terra. Voglio quindi fare un appello, in questa giornata che vede studenti e studentesse impegnati nelle prove degli esami di Maturità, ai maturandi e alle maturande, affinché guardino a un futuro professionale legato al territorio, che presenta notevoli potenzialità, e scelgano di iscriversi numerosi alle discipline Stem (Scienza Tecnologia Ingegneria e Matematica), fondamentali perché andiamo incontro a una società sempre più incentrata sulle scienze e sulle tecnologie”.
“La professoressa Torsi – ha ricordato Cascella – rappresenta indubbiamente un’eccellenza del nostro territorio che alla città di Bari ha dato lustro con il suo grande impegno nella diagnostica medica: attualmente è impegnata, insieme al CNR, alle Università di Bari e di Brescia, nello sviluppo di un rivoluzionario dispositivo, il SiMoT (Single-Molecule with a Transistor), un micro transistor capace di misurare una singola molecola di proteina e diagnosticare così malattie progressive come il cancro o le infezioni. Una personalità di rilievo internazionale che tra l’altro, proprio venerdì scorso, ha aggiunto alla sua già ampia bacheca il premio Nazionale Accademia dei Lincei 2023, uno dei riconoscimenti più prestigiosi che esistano”.
“Quello che rende Luisa una scienziata speciale – ha osservato Bronzini – non è tanto l’elevato numero di riconoscimenti e attestazioni che ha ricevuto, ma l’arduo percorso intrapreso nelle pause tra un obiettivo e l’altro: un percorso nel quale sono coinvolti tanti giovani ricercatori, dottorandi, assegnisti, collaboratori, alcuni dei quali qui presenti, che quotidianamente costruiscono le premesse per il raggiungimento di quel risultato. È quindi fondamentale che oggi la comunità barese si accorga di questa abnegazione e di questo impegno quotidiano”.
L’assessora Romano si è unita ai ringraziamenti sottolineando che “in Italia purtroppo scontiamo ancora un forte gender gap, un divario di genere per le persone che studiano materie scientifiche, con solo il 19 per cento degli studenti che intraprendono gli studi scientifici, dei quali solo il 13 per cento è donna. Per invertire questa tendenza c’è bisogno di simboli, di modelli da seguire, e Luisa è, appunto, un simbolo potente per le studentesse della nostra città, che ci auguriamo intraprendano numerose un percorso professionale come il suo”.