Bari – Piantato altro seme della solidarietà pugliese in Uganda

L’associazione pugliese Meridians Onlus, che opera da tempo con interventi di sostegno umanitario in Uganda, in collaborazione con Slow Food Puglia e con la Provincia dei Frati Minori di San Francesco in Africa, ha finanziato  la realizzazione di un orto solidale Slow Food presso la Scuola di Arti e Mestieri “Puglia” di Rwentobo in Uganda.

Realizzare orti buoni, puliti e giusti nelle scuole e nei villaggi africani significa garantire alle comunità cibo fresco e sano, ma anche formare una rete di leader consapevoli del valore della propria terra e della propria cultura; protagonisti del cambiamento e del futuro di questo continente. Avviare un orto va a sostegno degli agricoltori di piccola scala che rappresentano la maggior parte dei produttori di cibo in Africa, sostiene le economie e le culture locali, protegge l’ambiente e l’agro-biodiversità.

Il progetto vuole innanzi tutto rappresentare un’azione importante di lotta alla povertà e il raggiungimento della sicurezza alimentare attraverso la riappropriazione delle tradizioni agricole locali per la comunità di Rwentobo. Il progetto si pone l’obbiettivo di garantire alla comunità locale un’ulteriore forma di sostentamento nonché uno strumento di educazione alla corretta alimentazione ed alla corretta coltura.

Una caratteristica specifica dell’orto Slow Food di Rwentobo in Uganda, sarà quella che saranno selezioneremo semi della biodiversità pugliesi da inviare in Uganda affinché il legame con la Puglia continua nella terra e nella tavola.

Venerdì 17 marzo 2023, si è tenuto il primo incontro tra gli studenti della Scuola di Arti e Mestieri “Puglia” di Rwentobo in Uganda, la comunità locale di Rwentobo coordinato dal Frate Alexander Tumwebaze e Monica Nabaasa, coordinatrice nazionale per gli orti di Slow Food in Uganda per l’attivazione dell’orto solidale a Rwentobo, in Uganda. Il primo incontro si è focalizzato sulla spiegazione del progetto Slow Food in Africa e sull’illustrazione della necessità di realizzare orti che producano cibo pulito, buono e giusto e soprattutto rappresenta una sfida contro la mancanza di cibo e la relativa fame che colpisce molte popolazioni africane.

Di seguito alcuni specifici punti sviluppati durante l’incontro:

  • La necessità di utilizzare e produrre fertilizzanti organici per migliorare la resa alimentare e produrre cibo sano;
  • La necessità di variegare le coltivazioni;

ll progetto dell’orto Slow Food di Rwentobo è inserito nel più ampio progetto di sostegno umanitario “Villaggio Puglia a Rwentobo (Uganda)”. Il “Villaggio Puglia di Rwentobo” rappresenta in Uganda un pezzo del territorio regionale pugliese ed è oggi il segno tangibile della cooperazione allo sviluppo e alla solidarietà internazionale.

Grazie alla collaborazione tra numerose associazioni, volontari  e diversi enti territoriali pugliesi, a novembre 2013 è stata resa possibile la costruzione di una Chiesa che in Uganda rappresenta anche un luogo di aggregazione della comunità locale e di una La Scuola di Arti e Mestieri “Puglia” (Puglia Vocational Institute Rwentobo – Uganda) sulla strada principale che collega Kampala, capitale dell’Uganda, a Kigali capitale del Rwanda.

In questo momento,  sono attivi  due importanti progetti di sostegno sanitario presso l’Ospedale di Mbarara, seconda città per grandezza dell’Uganda per la realizzazione di un Centro Dialisi  e un progetto di Teledialisi unitamente ai Policlinici di Bari e Foggia, la Scuola di Medicina dell’università di Bari, di cui è Responsabile Scientifico il Prof. Loreto Gesualdo  e  l’ampliamento della   Scuola di Arti e Mestieri  denominata “Puglia” sempre a Rwentobo,  in collaborazione con la Provincia dei Frati Minori di San Francesco in Africa.

Il progetto “Orto di Rwentobo”, è coordinato in Italia da Pietro Zito, chef contadino del Ristorante Antichi Sapori di Montegrosso di Andria  in Puglia, da Domenico Zonno, Rappresentante dell’Associazione Meridians, da Marcello Longo di Slow Food Puglia e dal Ministro Provinciale dei Frati Minori in Africa, Padre Frederick Odhiambo.