BRIDGEforEU: un nuovo strumento per potenziare le regioni frontaliere dell’UE

  • Gli enti pubblici o privati possono segnalare ostacoli alla realizzazione di servizi o infrastrutture transfrontaliere
  • Le autorità competenti possono quindi decidere di intervenire

I deputati hanno approvato il risultato dei negoziati su uno strumento per superare gli ostacoli amministrativi transfrontalieri che frenano le regioni frontaliere.

Mercoledì la commissione per lo sviluppo regionale ha votato 30 a 0 (2 astensioni) per approvare un accordo provvisorio su uno strumento per lo sviluppo e la crescita delle regioni frontaliere (“BRIDGEforEU”) al fine di trovare soluzioni transfrontaliere agli ostacoli amministrativi e giuridici nelle regioni frontaliere.

Per risolvere le questioni amministrative e giuridiche relative alle infrastrutture transfrontaliere o ai servizi pubblici che rendono più difficile la vita dei cittadini e frenano la crescita economica, la proposta consentirebbe alle autorità regionali o locali e agli organismi privati di segnalare gli ostacoli transfrontalieri ai punti di coordinamento istituiti dagli Stati membri che desiderano partecipare.

Dopo aver valutato il problema e le ragioni sottostanti, il punto di coordinamento può utilizzare una serie di strumenti volontari (compresi quelli previsti da accordi internazionali) per affrontare l’ostacolo. Ad esempio, può contattare le autorità competenti (locali, regionali o nazionali) e notificare loro il problema, in modo che possano valutare quali modifiche amministrative o giuridiche di loro competenza potrebbero risolvere il problema.


Citare


Dopo la votazione, il relatore Sandro Gozi (Renew, Francia) ha dichiarato: “Lo strumento BRIDGEforEU è una vittoria senza precedenti per le regioni frontaliere dell’UE e per i cittadini che vi abitano. Consentendo alle autorità locali e agli enti privati di segnalare gli ostacoli che bloccano le infrastrutture e i servizi transfrontalieri, BRIDGEforEU può avvicinarci al completamento del mercato unico e promuovere così la coesione e lo sviluppo delle regioni dell’UE. Siamo arrivati qui grazie a un forte impegno del Parlamento e a un approccio costruttivo dei nostri gruppi politici, che ringrazio per la loro fiducia”.


Sfondo


Circa 150 milioni di europei vivono in una regione di confine. Il Parlamento europeo stima che gli ostacoli amministrativi e giuridici transfrontalieri rappresentino una perdita annua di 457 miliardi di euro a livello dell’UE, mentre la Commissione europea stima che l’eliminazione del 20 % degli ostacoli attuali aumenterebbe il PIL dell’UE del 2 %.


Passaggi successivi


Prima di poter entrare in vigore, la proposta deve essere formalmente approvata dalla plenaria del Parlamento. Si prevede che sarà all’ordine del giorno durante la sessione plenaria del 5-9 maggio.