Campi Flegrei – Le scosse di ieri riaccendono i fari sulla sismicità del nostro territorio. Rafforzato il monitoraggio con il progetto MEET

Giovanna Amedei   (Presidente Ordine Geologi Puglia): “Le scosse registrate anche ieri notte nella zona dei Campi Flegrei portano apprensione tra le persone, non solo della Campania, e riaccendono i fari sulla sismicita’ del nostro territorio. Che sia vulcanesimo o per faglie, la sismicita’ comunque interessa molte regioni italiane fra le quali anche la Puglia, colpita in tempi storici da eventi importanti!”.

“Le scosse registrate anche ieri notte nella zona dei Campi Flegrei portano apprensione tra le persone, non solo della Campania, e riaccendono i fari sulla sismicita’ del nostro territorio. I Campi Flegrei sono soggetti al bradisismo, una lenta deformazione del suolo che ha portato, come rilevata dall’Osservatorio Vesuviano, al sollevamento dell’area di circa 8,5 centimetri dall’ inizio di questo 2024. Dati rilevanti se si considera che siamo in un’area vulcanica attiva da più di 80mila anni e che in passato ha fatto registrare eventi importanti.

Che sia vulcanesimo o per faglie, la sismicita’ comunque interessa molte regioni italiane fra le quali anche la Puglia, colpita in tempi storici da eventi importanti.

Per migliorare la riduzione dei rischi derivanti dall’attività sismica e conoscere meglio il territorio è stata rafforzata la rete di monitoraggio attraverso il progetto PNRR “Monitoring Earth’s Evolution and Tectonics” (MEET),  nelle località di Manfredonia, Rignano Garganico, Chieuti e Ischitella, in provincia di Foggia, oltre che sono state implementate alcune stazioni della rete sismica Otrions con l’installazione di sismometri a banda larga, mentre a Lucera (FG) con il progetto PON “Geoscience Research INfrastructure of ITaly” (GRINT è stata sostituita e implementata la stazione di monitoraggio, con la messa in opera di un sensore a 30 m di profondità oltre che è stato implementato il monitoraggio delle aree costiere a rischio tsunami. Iniziative importanti senza dimenticare che i terremoti non si possono prevedere mentre si possono ‘preservare’ le vite umane con attente progettazioni che abbiano una dettagliata conoscenza del terreno fondale dove non possono mancare gli studi e le indagini da parte dei Geologi ed inoltre è necessaria la sicurezza del patrimonio edilizio”.

Lo ha affermato Giovanna Amedei, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia.