Ciclismo Amatoriale – Dalla Granfondo Alberobello Murge alla Mediofondo Bosco Calmerio la Spes Alberobello ancora impegnata sul fronte organizzativo

Non accenna a diminuire l’attività organizzativa della Spes Alberobello che apre e chiude il mese di maggio con due eventi ciclistici di forte richiamo per il territorio.

Il 5 maggio scorso ha avuto luogo con successo la Granfondo Alberobello Murge che ha portato ai nastri di partenza oltre 400 atleti che hanno optato per il lungo di 105 chilometri e il medio di 87 chilometri, nonché attratti dall’aspetto panoramico nei territori comunali di Alberobello, Castellana Grotte, Noci, Monopoli, Fasano, Martina Franca e Locorotondo. Tra gli ospiti della manifestazione, a fare da padrino per questa 27°edizione il corridore professionista grottagliese del Team Corratec-Vini Fantini Alessandro Monaco.

A conquistare gli onori delle cronache Giovanni Loiscio (Autoricambi Marrone), Marco Larossa (Team Larossa) e Tommaso Elettrico (Team Cps) al maschile, Caterina Bello (Pedale Elettrico), Francesca Ingrosso (Messapia Bikers) e Rosangela Greco al femminile nella granfondo, così come Stefano Sergi (Team Preview Sei Sport), Giuseppe Grassi (Chialà Cycling Team Locorotondo) e Andrea Masciulli (Team Eracle) tra gli uomini, Rossella Diezzo (Barracuda Bike Cycling Team), Flavia Pierri (Team Eracle) e Isabella Iacovissi (Esercito SME Ciclismo) tra le donne per il percorso medio.

Dalle ruote lisce da strada a quelle grasse della mountain bike con Alberobello che torna a far parlare di sé con la Mediofondo Bosco Calmerio che è in programma domenica 26 maggio nella contrada di Coreggia. È un appuntamento rientrante nel calendario 2024 del circuito Challenge XCP Mtb Puglia su percorso quasi interamente sterrato, ad eccezione della partenza e dell’arrivo situati nel centro cittadino di Coreggia dinanzi l’Hotel Donatello (in via Turi, sede del ritrovo alle 8:00 e della partenza prevista alle 9:30). Il tracciato di 25 chilometri, da ripetere per due volte, si snoda lungo il canale dell’acquedotto pugliese collegandosi a piu’ riprese con i caratteristici tratturi rasenti uliveti, mandorleti e ciliegeti, presentando in piu’ punti alcuni “muri” con pendenze severe su fondo sdrucciolevole.