Colmare il divario tra le norme costituzionali e l’effettiva attuazione dei diritti umani

La sottocommissione per i diritti dell’uomo ha discusso gli strumenti utilizzati per attuare la clausola sui diritti umani e gli studi di casi su Tunisia, Vietnam ed Etiopia.

In un seminario sui meccanismi per attuare la clausola sui diritti umani negli accordi dell’UE con i paesi partner, i deputati della sottocommissione per i diritti umani hanno discusso con esperti sulla politica dell’UE, compresi casi di studio su Etiopia, Tunisia e Vietnam.

È stato rilevato un divario tra l’ordine giuridico dell’UE basato su norme per le politiche esterne e l’effettiva attuazione della clausola sui diritti umani. Esaminando l’efficacia delle proposte di aggiornamento delle clausole sui diritti umani incluse negli accordi dell’UE con l’Etiopia, la Tunisia e il Vietnam, tre paesi in cui la situazione dei diritti umani si è deteriorata negli ultimi anni, l’autore conclude che il monitoraggio e l’applicazione di tali clausole sui diritti umani non sono necessariamente efficaci.

I deputati e gli esperti hanno discusso le raccomandazioni su come far rispettare e supervisionare l’attuazione della clausola sui diritti umani, tra cui:

  • i risultati degli organismi di controllo dovrebbero essere accessibili e trasparenti;
  • I gruppi consultivi interni dovrebbero avere un mandato più ampio per includere un focus specifico sui diritti umani;
  • dovrebbe essere istituito un portale nuovo e distinto per il trattamento dei reclami;
  • è necessario un impegno attivo con le organizzazioni della società civile;
  • dovrebbe essere creato un meccanismo vincolante per l’applicazione delle norme e dovrebbe essere messa in atto una chiara analisi comparativa dei diritti umani; e
  • l’UE deve coordinare la sua azione per salvaguardare i diritti umani.

Citare

“Stiamo entrando in un mondo multipolare in cui si stabiliranno nuove strutture di competizione e collaborazione. Uno dei compiti più importanti dell’UE dei prossimi anni è quindi quello di sviluppare le nostre politiche esterne in base ai nostri obiettivi e impegni internazionali, in primo luogo per difendere un ordine multilaterale basato su regole che attui la giustizia sociale e i diritti umani. Sono fondamentali per il futuro sostenibile del mondo a cui noi europei vorremmo contribuire e in cui vivere”, ha dichiarato Udo Bullmann (S&D, DE), presidente della sottocommissione per i diritti umani.

Sfondo

Il 14 febbraio la sottocommissione per i diritti dell’uomo ha proceduto a uno scambio di opinioni sul recente stato delle clausole sui diritti umani nella politica estera dell’UE. Tra i relatori ospiti figuravano Gaëlle Dusepulchre, vicepresidente del gruppo consultivo interno dell’UE per l’accordo di libero scambio UE-Vietnam e rappresentante presso l’UE per la Federazione internazionale per i diritti umani, e Kamel Jendoubi, presidente onorario di EuroMed Rights, che ha parlato della Tunisia.