Distretto del Suino Nero Pugliese, oggi la sottoscrizione del protocollo d’intesa

Entra nel vivo il percorso per la costituzione del Distretto del Suino Nero Pugliese che oggi, giovedì 15 maggio alle ore 15:30 presso il Comune di Martina Franca (Sala degli Uccelli), vedrà la luce con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra i soci fondatori.

Ad oggi sono un centinaio i firmatari che hanno sottoscritto l’atto di fondazione che annovera importanti realtà produttive ed imprenditoriali della zona, ma anche associazioni di categoria ed istituzioni come il Comune di Martina Franca.

Quello di oggi sarà un momento fondamentale di confronto e programmazione, cui prenderanno parte anche i Sindaci dei Comuni aderenti, le associazioni di categoria, i dipartimenti universitari, gli istituti di formazione e l’Assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia.

A coordinare  l’incontro, lo studio Vueffe Consulting, cui è affidata la consulenza tecnica, che declinerà la road map e le strategie di avvicinato per l’ufficiale iscrizione nel registro dei Distretti Agroalimentari della Regione Puglia. La società guidata dal CEO Francesco Vendola  sta affiancando i soggetti promotori sin dal primo momento fornendo assistenza a 360° con il supporto legale, tecnico e di communication management.

COSA SONO I DISTRETTI – I Distretti Produttivi hanno la ragion d’essere nella loro funzione di collettore dei bisogni e degli interessi condivisi dalle aziende aderenti, dalla cui analisi dovrà scaturire il “Programma di Sviluppo”. Il ruolo in una prima fase del percorso è stato quello di indagine e raccolta dei fabbisogni, nella proposizione di opportunità e nella realizzazione delle finalità condivise. In questa sua prerogativa risiede la capacità di fungere da soggetto unico ed autorevole di interlocuzione con le istituzioni di ogni livello e di concretizzarsi quale portavoce dei bisogni delle imprese agricole allevatrici, avendo maggiore possibilità di ottenere riscontri. 

IL DISTRETTO – IL SUINO NERO DI PUGLIA – La razza autoctona Nero Pugliese è legata alle vicende storiche e pastorali dell’Italia appenninica. Già in epoca pre-romana i flussi migratori dal centro Italia verso il sud favorirono la diffusione dell’allevamento di suini lungo la dorsale appenninica. Successivamente, la transumanza degli  ovini sulle direttrici viarie che risalgono all’epoca romana e che tuttora corrispondono alle strade statali che collegano l’alto Lazio, l’Abruzzo, la Puglia, la Basilicata e la Calabria, favorì anche la diffusione dell’allevamento di suini a mantello nero che, nell’800, erano allevati all’aperto sui rilievi appenninici nelle aree incolte, vagando liberi anche nei sobborghi cittadini. 

Il Nero Pugliese allevato oggi è un discendente diretto del suino Apulo-Calabrese ma ha mantenuto nel tempo alcune caratteristiche distintive. E’ robusto, di taglia medio piccola, con mantello e setole di colore nero che formano una criniera nella zona lombare. Gli arti robusti gli permettono di esplorare il territorio e valorizzare gli alimenti poveri che vi trova. La sua rusticità, l’adattabilità al pascolo e la spiccata attitudine materna delle scrofe ne fanno una razza frugale e resistente che si adatta perfettamente all’ambiente pugliese e in particolare all’area della Capitanata (dai Monti Dauni fino al Gargano), della Murgia e della Valle d’Itria.  Questa razza predilige in particolare le aree boscose in cui ghiande, castagne, tuberi e radici rappresentano una importante fonte nutritiva.

La sua alimentazione, basata su cereali, leguminose locali e ghiande, riflette la diversità degli habitat in cui cresce. Gli animali sono macellati a un’età minima di 18-24 mesi, quando raggiungono il peso di 150-180 kg per carne destinata ai salumi invece per la carne fresca i maiali vengono macellati ad un anno con il peso di 100-120 kg.

La gestione tradizionale e sostenibile degli allevamenti, tutti di piccola dimensione, unita a una crescita lenta, garantisce la massima qualità della carne, succulenta e dal sapore ricco, aromaticamente complesso e avvolgente, mentre la giusta quantità di grasso intramuscolare conferisce una morbidezza unica.  

Con la carne di suino nero pugliese si producono salumi come capocolli, salame pugliese, salsicce, lardo e prosciutti.