Erogazione record per la Cassa Edile della provincia di Bari: circa 15 milioni di euro ai 14mila lavoratori come trattamento economico per le ferie

Nel primo semestre amministrativo dell’ente in crescita massa salari (+ 11%), ore lavorate (+ 7%) e lavoratori (+ 4%)

La Cassa Edile della provincia di Bari ha proceduto in questi giorni a un’erogazione record nei confronti dei circa 14mila lavoratori impegnati nelle quasi 3.400 imprese che, nel primo semestre dell’anno amministrativo dell’ente (ottobre 2022 – marzo 2023), hanno pagato contributi. Ammonta, infatti, a circa 15 milioni di euro la cifra riconosciuta dalla Cassa Edile come trattamento economico per le ferie dei lavoratori, assimilabile alla quattordicesima, nel rispetto di quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle imprese edili.

E’ l’erogazione più significativa in valore assoluto mai effettuata nella storia del nostro Ente– conferma il presidente della Cassa Edile della provincia di Bari Roberto Lorusso – in crescita del 9% rispetto all’erogazione del giugno 2022 e in linea con l’incremento dell’imponibile contributivo rilevato nel primo semestre”.

Positivi, rispetto al semestre ottobre 2021 – marzo – 2022, anche i dati della Cassa Edile della provincia di Bari riguardanti il numero dei lavoratori, in crescita del 4% per un totale di circa 17mila (tanti sono quelli che riceveranno la gratifica), le ore lavorate (circa 11 milioni di ore nel semestre di riferimento, in crescita del 7%) e la massa salari di oltre 116 milioni di euro (+ 11%).

“Questi trend positivi – continua Lorusso – trovano origine in tre aspetti che stanno caratterizzando il settore delle costruzioni: in primis, l’onda lunga dei bonus edilizi, ormai però in via di conclusione; poi, i primi effetti benefici degli stanziamenti del PNRR atterrati sul territorio e trasformati in appalti di lavori; infine, il trend beneficia, verosimilmente, anche dell’introduzione dell’istituto della congruità sulla manodopera”.

“Sono dati confortanti, ma che non permettono di abbassare la guardia – conclude Lorusso. È vero che l’entrata a regime della congruità della manodopera produrrà ulteriori effetti positivi sui principali indicatori di crescita del settore anche nel prossimo semestre; tuttavia, è anche vero che oggi non sono ancora totalmente prevedibili gli effetti che il persistente blocco dei crediti edilizi produrrà sulla tenuta del nostro tessuto imprenditoriale, mettendo a rischio di fatto anche i posti di lavoro di tanti dipendenti del settore”.

Dello stesso avviso il vicepresidente della Cassa Edile della provincia di Bari Saverio Loiudice, secondo il quale “nel 2023 si prevede un rallentamento del settore nonostante gli investimenti e la realizzazione di opere pubbliche per l’avvio dei cantieri PNRR. Su questo piano occorre accelerare in quanto rappresenta una grande opportunità per il nostro paese e per il nostro territorio, puntando a riqualificare e sviluppare periferie e aree strategiche garantendo occupazione e continuità alle imprese del settore. Purtroppo, anche l’edilizia privata potrebbe vivere una contrazione a causa dell’inflazione che erode i salari di lavoratori e cittadini. Tuttavia, in provincia di Bari ci riteniamo soddisfatti per i risultati ottenuti, grazie all’attenta gestione delle risorse dell’ente e a un importante incremento occupazionale nell’ultimo anno”.