
PROSEGUE LA XII EDIZIONE DEL CENSIMENTO DE
“I LUOGHI DEL CUORE”
Vota i tuoi luoghi del cuore. Per salvarli basta davvero poco.
Oltre 900.000 voti già raccolti.
fino al 10 aprile su iluoghidelcuore.it
e mediante i moduli cartacei scaricabili dal sito
Ecco la classifica provvisoria dei luoghi finora più votati in PUGLIA
C’è tempo fino al 10 aprile per partecipare al censimento de “I Luoghi del Cuore”, il programma nazionale promosso dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, e tutti, anche coloro che hanno già votato, sono invitati a continuare a farlo, per assicurare un futuro di tutela e valorizzazione ai propri luoghi amati, ma anche ai tanti altri di cui il censimento fa emergere i bisogni. Una chiesa affrescata, un antico monastero, un castello disabitato, una borgata di montagna, un pianoro coltivato, un bosco, un sentiero: molti scorci del nostro Paese sono stati testimoni di un momento della nostra vita oppure ci hanno meravigliato per la loro straordinaria bellezza e unicità. Non solo uno, il più significativo, bensì tutti questi “luoghi del cuore” possono essere votati e sostenuti per garantire la loro salvaguardia e valorizzazione.
Infatti, oltre ai primi tre classificati nazionali che riceveranno rispettivamente 70.000 euro, 60.000 euro, 50.000 euro, i luoghi che raggiungono la soglia di 2500 voti possono ambire a un contributo economico, candidandosi al Bando, che il FAI apre dopo ogni censimento, con un progetto di restauro o di valorizzazione. Il censimento, inoltre, innesca effetti virtuosi per i luoghi segnalati, che possono godere di positivi impatti economici, sociali, culturali e ambientali grazie alla visibilità ottenuta durante i mesi di voto. È importante e prezioso, quindi, continuare ad aiutare i “luoghi del cuore” più amati o che più hanno bisogno di intervento su iluoghidelcuore.it e mediante i moduli cartacei scaricabili dal sito: un gesto d’amore e di cura, semplice, concreto ed efficace, verso il patrimonio di storia, arte e natura dell’Italia.
Proprio perché il censimento è un’iniziativa di impegno civile che vuole stimolare e favorire la partecipazione attiva dei cittadini, si possono votare tutti i luoghi che si desidera, senza un limite numerico.
Ecco i luoghi che sono, per ora, ai primi posti della classifica provvisoria della Puglia (a seguire le descrizioni):
- Fontana Antica di Gallipoli (LE)
- Villa Bonelli a Barletta (BT)
- Villa del Cavalier Valletta a San Pietro Vernotico (BR)
- Masseria di Jesce ad Altamura (BA)
- Abbazia di San Mauro a Sannicola (LE)
- Chiesa di Santa Maria del Soccorso (o Santa Lucia) a Casamassima (BA)
- Cripta della Cattedrale di Sant’Eustachio ad Acquaviva delle Fonti (BA)
- Borgo Antico di Matino (LE)
- Porta della Libertà della Cattedrale di Troia (FG)
- Masseria Femminamorta da Capo ad Andria (BT)
Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza ben distribuita della Banca in tutte le regioni italiane.
Il censimento è realizzatocon il Patrocinio del Ministero della Cultura.
Anche in occasione della XII edizione del Censimento “I Luoghi del Cuore”, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta l’edizione del Censimento 2024 anche grazie alla collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG.
FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS








Ecco la classifica provvisoria dei luoghi più votati in PUGLIA:
A oggi il luogo in Puglia al primo posto della classifica provvisoria (classifica provvisoria completa su www.iluoghidelcuore.it) è Fontana Antica di Gallipoli (LE), un simbolo storico e culturale della città, spesso associata alle sue famose spiagge e al mare cristallino. Costruita probabilmente in epoca rinascimentale, la fontana fu a lungo ritenuta la più antica d’Italia, con una presunta origine nel III secolo a.C. Inizialmente situata nella zona delle terme gallipolitane, chiamata “Fontanelle”, fu successivamente spostata nel 1765 nella posizione attuale, accanto all’ingresso del centro storico. La facciata principale, decorata con quattro cariatidi che sorreggono l’architrave, presenta scene delle “Fatiche di Ercole” e rappresentazioni mitologiche delle metamorfosi di Dirce, Salmace e Biblide. Le sculture in bassorilievo, con iscrizioni latine, richiamano appieno l’arte classica che ispira il monumento. Nella parte inferiore, tre vasche sorrette da putti raccoglievano l’acqua, utilizzata anche per abbeverare gli animali. Negli anni Cinquanta, veniva ancora prelevata da botticelle per famiglie prive di acqua corrente. Il Comitato Fontana Antica di Gallipoli partecipa al censimento per far sì che il monumento venga votato come simbolo cittadino, da continuare a proteggere. I volontari FAI di Gallipoli sostengono la candidatura di questo luogo al censimento in corso.
Molti voti per la Villa Bonelli a Barletta (BT). Situata in un’area semi-periferica della città, la sua storia affonda le radici nel tardo Settecento, quando qui si ergeva una Torre Palica, trasformata poi in residenza di villeggiatura. La villa ha assunto la sua attuale forma neoclassica grazie agli interventi di Giuseppe Bonelli agli inizi del XIX secolo, che inclusero anche la costruzione di una cappella pubblica, ancora oggi visibile. Nei decenni successivi, l’edificio fu progressivamente abbandonato e durante la Seconda Guerra Mondiale divenne quartier generale delle forze alleate. Dopo la donazione della proprietà al Comune nel 1979, la villa cadde in uno stato di degrado avanzato, pur essendo incastonata in un giardino all’inglese ancora oggi parzialmente fruibile dal pubblico. Di particolare valore storico-artistico sono le decorazioni interne, tra cui la “Sala delle Feste”, in stile pompeiano, e la “Sala della Disfida”, decorata da Geremia Di Scanno con scene che evocano eventi e paesaggi dell’epoca. Oggi, il comitato Villa Bonelli Barletta promuove la raccolta voti al censimento del FAI per salvaguardare questo prezioso esempio di architettura e storia, affinché venga finalmente restaurato e restituito alla comunità.
Segue la Villa del Cavalier Valletta, uno dei gioielli architettonici di San Pietro Vernotico (BR). Costruita tra il 1910 e il 1917 su progetto dell’architetto Enrico Barbieri, la villa fonde gli stili eclettico e liberty, esibendo un’interazione di vetrate, logge e dettagli in pietra leccese. Tra le sue caratteristiche distintive spicca un portico principale con soffitto a cassettoni e pavimenti marmorei decorati da motivi egizi. Abitato dalla famiglia Valletta fino agli anni ’90, oggi l’immobile versa in condizioni di degrado, dopo tentativi di ristrutturazione mai completati. Attualmente di proprietà del Comune, si prevede la trasformazione della villa in un centro di servizi istituzionali e polo museale. Vincolata dal Ministero della Cultura, Villa Valletta rappresenta un patrimonio storico rilevante, la cui valorizzazione è fondamentale per la comunità. Il comitato VI.CA.VA. sostiene la candidatura della villa al censimento de “I Luoghi del Cuore”, sottolineando l’urgenza di intervenire: attualmente in degrado, anche a causa di lavori interrotti, presenta interni in condizione di cantiere, mentre il giardino necessita di rinaturalizzazione. Per queste ragioni non è accessibile al pubblico, ma il comitato punta a sensibilizzare sulla sua importanza storica e culturale.
In provincia di Bari è stata poi sottolineata l’importanza della Masseria di Jesce, un prezioso sito storico situato lungo la Via Appia Tarantina, oggi parte della strada campestre che collega Melfi con Castellaneta. Questo complesso fortificato, ricostruito su una precedente struttura, ospita una cripta semi-ipogea con due cicli di affreschi risalenti alla prima metà del XIV secolo. Attorno alla masseria si trovano grotte un tempo utilizzate come abitazioni e nei pressi è stata scoperta una necropoli datata IV-III secolo a.C., oltre ai resti di un villaggio neolitico, che attestano la rilevanza storica del luogo. Il comitato Amici della Masseria Jesce si è mobilitato per richiamare l’attenzione sulla necessità di preservare e valorizzare questo patrimonio, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità locale sull’importanza della masseria e della sua cripta, promuovendo la conoscenza della storia di Altamura attraverso questo significativo sito. I volontari FAI di Altamura sostengono la candidatura di questo luogo al censimento in corso.
Segue l’Abbazia di San Mauro a Sannicola (LE), costruita su un poggio oggi alle spalle di Lido Conchiglie, tra Sannicola e Gallipoli. È probabilmente quello che resta di un complesso realizzato da monaci basiliani e diversi documenti ne attestano l’antichità: la prima menzione risale al 1111 e dalla metà del secolo al successivo sono registrate molte donazioni, segno dell’importanza acquisita. Dal 1268, la progressiva latinizzazione portò al declino del rito bizantino nel Salento, ma San Mauro non perdette di rilievo, tanto che nel 1325 la chiesa fu addirittura sede episcopale. Con il tempo, però, l’abbazia cadde in rovina, fino a essere progressivamente abbandonata. Costruito in tufo, l’edificio è semplice e di piccole dimensioni, ma reca all’interno un importante ciclo affrescato, forse duecentesco, con scene della vita di Cristo e figure di Santi, Evangelisti e Profeti, probabile opera di maestranze bizantine. Nonostante un recente restauro promosso dal Comune, l’abbazia, anche per via della collocazione isolata, appare molto trascurata e viene votata, grazie anche al comitato promotore Voci per San Mauro perché venga più conosciuta e costantemente tutelata e valorizzata.
Ampliamente segnalata è la Chiesa di Santa Maria del Soccorso (o Santa Lucia) a Casamassima (BA), la cui costruzione risale all’incirca all’anno Mille ad opera di monaci basiliani, in seguito abbellita e modificata sotto la dominazione normanna. Documenti parrocchiali del Quattrocento ne attestano l’importanza, mantenuta nel corso dei secoli. L’altare maggiore era dedicato al Salvatore, mentre i due altari laterali erano intitolati alla Madonna della Neve e a Santa Lucia. La chiesetta ha subito diversi rimaneggiamenti, l’ultimo dei quali risale al 1941. Ogni anno, il 13 dicembre, la comunità festeggia la santa con una fiaccolata verso la chiesetta, situata a un chilometro dal centro. Questo pellegrinaggio, molto partecipato, inizia prima dell’alba e culmina con il dono di tipici tarallini zuccherati, indossati in colorate collane. Il luogo viene promosso al censimento in corso dal comitato Amici della Chiesa di Santa Lucia, che vorrebbe dotare la chiesa di attrezzature adatte a farne uno stabile punto di riferimento delle attività culturali del paese, oltre che luogo religioso di lunghissima e seguita tradizione.
Segue la Cripta della Cattedrale di Sant’Eustachio ad Acquaviva delle Fonti (BA), uno dei luoghi di culto più significativi della cittadina pugliese. Situata sotto la cattedrale, la cripta è uno scrigno di arte religiosa, famosa per i suoi altari in argento e per l’imponente decorazione in stucchi dorati che arricchisce l’ambiente. All’interno sono custoditi due altari argentei, tra cui quello dedicato alla Madonna di Costantinopoli, patrona della città, che ospita un dipinto cinquecentesco della Vergine col Bambino. La cripta, unica nel suo genere, rappresenta una testimonianza pregevole dell’arte argentaria napoletana del Cinquecento e Settecento. Grazie all’impegno del comitato Cripta Cattedrale Acquaviva, formato dai parrocchiani, sono state avviate numerose attività per valorizzare il sito e promuovere la sua conoscenza attraverso iniziative culturali che coinvolgono il territorio e le istituzioni locali. Tuttavia, la cripta necessita di interventi urgenti per il restauro degli stucchi delle volte, degli altari e un nuovo impianto di illuminazione che esprima al meglio la bellezza del luogo.
Ampiamente segnalato nel territorio pugliese è il Borgo Antico di Matino (LE), caratterizzato da strittuledde, stradine strette e tortuose che si intrecciano come una fitta rete, sulle quali affacciano corti e cortili. L’area racconta un passato in cui le abitazioni erano piccole e con spazi condivisi, mentre oggi le terrazze offrono viste spettacolari sul mare di Gallipoli. Tra i luoghi di interesse spiccano il Palazzo Marchesale, in stile neoclassico e con elementi barocchi, e la Chiesa Madre dedicata a San Giorgio, patrono della città. L’Arco della Pietà, ingresso all’antico borgo, si distingue per la sua volta a crociera ogivale che abbraccia la chiesa adiacente. Il Comitato Matino nel Cuore è nato dall’iniziativa di cittadini desiderosi di riqualificare il centro storico: tra i progetti futuri vi è il restauro delle antiche fontane e la creazione di percorsi accessibili per tutti. Inoltre, si prevede l’installazione di segnaletica turistica e la digitalizzazione del patrimonio locale.
Ha ricevuto numerosi voti anche la Porta della Libertà della Cattedrale di Troia (FG),il portale bronzeo minore della Cattedrale della città, situata sul lato sinistro che affaccia su Piazza Episcopio. Realizzata nel 1127 dallo scultore Oderisio da Benevento, la porta è caratterizzata da 24 pannelli suddivisi in sei registri orizzontali, incorniciati da robuste cornici bullonate: tra le decorazioni spiccano alcune teste di leone, mentre le sagome dei primi nove vescovi di Troia celebrano la donazione della città ai Santi Apostoli Pietro e Paolo. L’iscrizione sottostante, di grande pathos, racconta la lotta della popolazione contro Ruggero II nel 1127, un episodio cruciale per la liberazione della città. Il comitato Pro Libertate Tuenda, composto da rappresentanti delle principali realtà culturali locali, è stato costituito recentemente per sensibilizzare sull’urgenza di restaurare questa opera, che non solo rappresenta un capolavoro di arte medievale, ma conserva la memoria storica cittadina.
Tanti voti arrivati anche per la Masseria Femminamorta da Capo ad Andria (BT), un esempio di architettura rurale andriese. Il suo nome, dall’eco inquietante, potrebbe celare origini legate a un tragico evento storico, pur non accertato. Costruita nel 1874, la masseria si erge in un’area che un tempo ospitava una struttura più piccola utilizzata per la transumanza. Fino agli anni ’30 del Novecento, la tenuta era il cuore di un latifondo di circa 200 ettari appartenente alla famiglia Perfetti di Udine, prima di passare alla famiglia Coratina, attuale proprietaria. La struttura è arricchita da stalle, cantine e dettagli architettonici come feritoie e norie, ovvero dispositivi meccanici tradizionali utilizzati per sollevare acqua dai pozzi. La Masseria Femminamorta da Capo viene votata al XII censimento de “I Luoghi del Cuore” non solo come bene architettonico, ma anche per il suo importante contributo alla cultura e alla storia locali.
Per consultare la classifica provvisoria dei “Luoghi del Cuore” in PUGLIA:
È possibile filtrare le classifiche anche per Provincia, Comune o tipologia di luogo
dalla pagina “Cerca un luogo” su www.iluoghidelcuore.it