FAI | #FAIperilclima in vista della COP28 nei Beni FAI. Domenica 5 novembre all’Abbazia di Santa Maria di Cerrate a Lecce “ROCCE SALENTINE, CUSTODI E ORACOLI DEL CLIMA DELLA TERRA”

Abbazia di Santa Maria di Cerrate, Lecce Foto Filippo Poli (C) FAI – Fondo Ambiente Italiano

in vista della COP28 sul cambiamento climatico

il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano

rafforza la campagna di sensibilizzazione e attivazione

#FAIperilclima

Visite speciali nei Beni FAI a cura di esperti e guide d’eccezione per conoscere

e toccare con mano gli effetti del cambiamento climatico su paesaggio e ambiente,

agricoltura e patrimonio storico

Informazioni sulle visite speciali e sulle altre iniziative previste nella campagna su www.faiperilclima.it

In vista dell’annuale conferenza ONU sul cambiamento climatico (COP28), che si terrà negli Emirati Arabi Uniti dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 e che vedrà i capi di Stato di 197 Paesi impegnati a trovare degli accordi per arrestare e mitigare il riscaldamento globale, il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS rafforza la campagna #FAIperilclima – lanciata in concomitanza con la Cop26 nel 2021 – con un programma di iniziative volte a diffondere conoscenza sul tema del cambiamento climatico a partire dal lavoro che la Fondazione stessa porta avanti nei suoi Beni, dove la crisi ambientale si tocca con mano. La crisi climatica è una priorità per i governi di tutto il mondo, ma tutti dobbiamo sapere e tutti possiamo agire per contrastarla, perché gli effetti sempre più evidenti e drammatici del riscaldamento globale riguardano la nostra vita e l’ambiente in cui viviamo, di cui siamo parte attiva e responsabile.

Il cuore della campagna saranno le visite speciali organizzate nei Beni FAI, nei fine settimana da sabato 4 a domenica 12 novembre (tutti gli appuntamenti nei Beni nelle pagine seguenti): guide d’eccezione come climatologi, geologi, botanici, pedologi , agronomi e altri esperti condurranno il pubblico a osservare gli effetti concreti del cambiamento climatico sugli ambienti di cui il FAI si prende cura e illustreranno strategie e progetti di mitigazione e adattamento, già avviati o  in essere,  interventi e buone pratiche che tutti possiamo e dobbiamo adottare.

La varietà straordinaria dei Beni FAI, dalle Alpi alla Sardegna, dai pascoli alle zone umide, dal Negozio Olivetti in Piazza San Marco a Venezia al Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi di Agrigento, consente di approfondire i diversi effetti del cambiamento climatico e permette di comprendere come questi possano minacciare l’ambiente e la nostra salute, provocando impatti negativi sulla biodiversità e gli ecosistemi, mettendo a rischio le colture e la produzione alimentare, danneggiando il patrimonio culturale e i nostri stessi luoghi di vita.  

La grande varietà di temi, contestualizzati sui territori, e la ricchezza di competenze coinvolte in queste iniziative permette al FAI di costruire un quadro d’insieme in costante evoluzione da cui emerge la connessione tra le più diverse attività umane e le criticità ambientali in relazione al cambiamento climatico e di conoscere le molteplici competenze che investono, nei più diversi campi del sapere, in conoscenza e ricerca.

Sempre nell’ambito della campagna #FAIperilclima, il FAI seguirà da vicino i lavori della COP28 e ne racconterà lo svolgimento con news e interviste originali sui suoi canali web; martedì 21 novembre, anticipando l’apertura della conferenza, il FAI ne illustrerà le attese e commenterà le prospettive, coinvolgendo autorevoli esperti in un incontro webinar aperto a tutti, che verrà trasmesso in diretta da Casa Bortoli, Bene del FAI a Venezia, città simbolo del cambiamento climatico. Il webinar, condotto dal giornalista ed editorialista Emanuele Bompan, dal titolo Il tempo del clima, porterà a un confronto sui “tempi” stretti dell’azione necessaria per far fronte alla crisi climatica in diversi ambiti: economici, politici e sociali.

Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2023” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al significativo contributo dei main sponsor BNP Paribas Cardif e Citroen per il primo anno sostenitori del progetto,di Pirelli, accanto al FAI dal 2006,che rinnova per l’undicesimo anno la sua storica vicinanza all’iniziativa e di Delicius che conferma per il terzo anno il suo sostegno al progetto.

www.faiperilclima.itwww.fondoambiente.it

FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS

Ufficio Comunicazione Stampa e New Media – Serena Maffioli tel. 349.7131693; s.maffioli@fondoambiente.it

Ufficio Comunicazione Tv e Radio – Novella Mirri tel. 334.6516702; n.mirri@fondoambiente.it

Il calendario delle visite speciali nei Beni FAI

Informazioni su prenotazioni, costi e altri dettagli su

www.faiperilclima.it

NEGOZIO OLIVETTI, Venezia

Sabato 4 novembre, ore 18

Le città d’acqua e l’adattamento al cambiamento climatico – visita a cura di Francesco Vallerani, geografo.

Il professor Vallerani, geografo di chiara fama, racconterà delle interconnessioni tra cambiamento climatico e acqua, da cui deriva l’evidenza che le strategie e le tecniche di adattamento coinvolgono il settore idrico a pieno titolo. L’incontro intende esplorare il ruolo peculiare delle città d’acqua in questo ambito, ma anche i principali rischi a cui sono esposte città come Venezia. Nel 2020 a Ca’ Foscari è stata istituita la cattedra UNESCO dedicata all’acqua, volta a esplorare il rapporto tra idrofilia – ovvero quel processo inconscio di attrazione per l’acqua – e spazio vissuto e l’importanza dell’acqua come elemento culturale del paesaggio. La cattedra coinvolge molte discipline sia scientifiche che umanistiche e vuole proprio sostenere le connessioni interdisciplinari. In particolare, l’Emotional Geographycerca di comprendere il sistema di percezioni che rendono i soggetti inclini a legare l’acqua nel paesaggio al proprio vissuto emozionale e, quindi, culturale. Infatti, l’acqua rappresenta un elemento di benessere non solo ecologico ma anche psicologico. Francesco Vallerani racconterà quindi gli effetti del cambiamento climatico dalla prospettiva delle città d’acqua, affrontando anche le conseguenze sulle percezioni degli abitanti, tutto ciò che si suole definire come ‘eco-anxiety’.

GIARDINO DELLA KOLYMBETHRA, Parco Valle dei Templi, area Tempio dei Dioscuri (AG)

Sabato 4 novembre, visita guidata ore 11.30; visita guidata agli ipogei ore 11, 12, 13 e 14

Kolymbethra: un focolaio di resistenza – visita a cura di Giorgia Saia, architetta.      
Un programma di iniziative per diffondere conoscenza a partire dalla pratica del lavoro del FAI nei suoi Beni, dove la crisi ambientale si tocca con mano. La città di Agrigento è caratterizzata da una elevata fragilità territoriale, di cui alcuni fenomeni sono osservabili anche alla Kolymbethra, dove però si riscontrano anche “focolai di resistenza”, ovvero pratiche di cura del territorio e differenti modi di abitare e costruire, contrapposte alle dinamiche antropocentriche contemporanee. Il Giardino rappresenta così uno “spazio soglia” permeabile, che permette il passaggio d’informazioni, fertilità e rigenerazione di tutte le componenti biotiche e abiotiche all’interno del suo sistema ecologico. Il patrimonio vegetale alla Kolymbethra rappresenta una vera e propria “infrastruttura vegetale”, costituita da un patrimonio storico e genetico che si rivela essere un importante strumento di dialogo col territorio anche in relazione alle future dinamiche climatiche. Il Giardino della Kolymbethra rappresenta in questo senso un luogo che permette il dialogo tra Uomo e Natura secondo un differente modo di abitare il territorio.

BOSCO DI SAN FRANCESCO, Assisi (PG)

Sabato 4 novembre, ore 11.30

Passeggiata fra gli ulivi – visita a cura di Laura Cucchia,direttrice del Bosco di San Francesco.

Accompagnati dalla Direttrice si andrà alla scoperta dell’importanza del ruolo delle tecniche agricole tradizionali, che hanno generato il nostro paesaggio rurale storico nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici e nella tutela della biodiversità. Al termine seguirà una degustazione dell’olio extravergine del Bosco di San Francesco e dei prodotti del FAI. Partenza dal Complesso benedettino di Santa Croce.

MONASTERO DI TORBA, Gornate Olona (VA)

Sabato 4 novembre, ore 14.30; domenica 5 novembre, ore 10.30 e 14.30

Conoscere, scoprire e vivere il paesaggio dell’Olona – visite a cura di Archeologistics (4 novembre) e di Donatella Reggiori, geologa (5 novembre).

Sabato 4 novembre – Una delle escursioni più apprezzate dal punto di vista storico, artistico e naturalistico che dal Monastero di Torba si immerge nel verde della Valle Olona, sino a raggiungere il piccolo borgo rinascimentale di Castiglione Olona. Il percorso partirà da Torba: avamposto militare, monastero benedettino, cascina rurale e infine patrimonio culturale ancora molto vivo. Partendo dalle vicende storiche, vi condurremo alla scoperta di questo antico luogo, per poi passeggiare per circa 3 km lungo il corso del fiume Olona. Conoscerete le vicende e le storie che hanno caratterizzato il territorio per leggerne le trasformazioni, in un viaggio che parte dal lontano passato e giunge fino all’archeologia industriale. Il ritrovo alla partenza è previsto presso il Monastero di Torba e il rientro, al termine della passeggiata, in autonomia. il percorso è adatto a tutti e si consiglia abbigliamento comodo. Attività a cura di Archeologistics.

Domenica 5 novembre – Una chiacchierata attorno al clima. Il breve percorso itinerante si snoda tra l’ingresso e il nucleo edificato del Monastero e vuole idealmente rappresentare lo svolgersi nel tempo di eventi climatici riferiti a diverse soglie temporali. Una chiacchierata itinerante guidati da una geologa per conoscere e approfondire alcune tematiche, quali: le grandi manifestazioni di cambi climatici nel tempo profondo della geologia della Terra; gli eventi “più recenti” con le glaciazioni del Pleistocene aall’attualità della crisi climatica; i depositi e le formazioni che costituiscono il territorio di Torba, dissesti, evidenze e caratteristiche; le testimonianze e ripercussioni dei mutamenti climatici nei tempi storici di Torba; i cambiamenti in atto nell’Antropocene. La narrazione sarà supportata da strumenti, illustrazioni, nastro del tempo per visualizzare e facilitare la comprensione della relazione tra tempo cronologico e manifestazioni climatiche. Attività a cura di Donatella Reggiori, geologa e guida AIGAE.

ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO, Camogli (GE)

Sabato 4 novembre, ore 11.30

Meteorologia, eventi estremi e vegetazione nel Parco di Portofino – visita a cura di Paolo Bellantone, meteorologo, Valerio Lastrico, guida del Parco, e Alessandro Capretti, property manager dell’Abbazia.

Come nascono le previsioni meteorologiche e qual è la differenza tra meteorologia e climatologia? Quanto sono accurate le previsioni dei fenomeni meteorologici estremi e in che misura la loro previsione si rende più complessa? Che impatto hanno gli eventi climatici estremi sulla vegetazione del Parco di Portofino? A queste e altre domande risponderanno Paolo Bellantone, meteorologo Rai Meteo-Rai Pubblica Utilità, e Valerio Lastrico, guida del Parco di Portofino, nel corso di una piacevole passeggiata attraverso due habitat del Parco di Portofino: uno antropizzato, quale i terrazzamenti in pietra a secco coltivati a olivo, l’altro naturale: la macchia mediterranea. L’architetto Alessandro Capretti, property Manager dell’Abbazia di San Fruttuoso, introdurrà l’evento raccontando la sinergia pubblico-privato nata nel 2015 tra FAI, Comune di Camogli e Parco di Portofino, tesa a contrastare le criticità idro-geomorfologiche nel borgo di San Fruttuoso. A fine passeggiata, accompagnerà i partecipanti in una speciale visita guidata alla scoperta della storia dell’Abbazia. In collaborazione con Ente Parco di Portofino.

CASTELLO DELLA MANTA, Manta (CN)

Domenica 5 novembre, visita guidata ore 14, incontro ore 15

Paesaggi terrazzati al Castello della Manta, tra cultura e sostenibilità – incontro con Donatella Murtas, architetta.
Per lungo tempo in Italia, come nel mondo, le pratiche agricole hanno trasformato i territori creando paesaggi di straordinaria bellezza: tra questi i paesaggi terrazzati. Frutto del duro e costante lavoro degli agricoltori e del loro ingegno, i terrazzamenti sono nati dalla necessità di estendere le aree coltivabili e al tempo stesso hanno svolto un’importante funzione nel contrastare i processi erosivi e franosi lungo i ripidi versanti di montagne e colline. Immersi nella cornice del Castello della Manta, abbracciati dal massiccio del Monviso e dalle colline piemontesi, guarderemo attorno a noi per scoprire i paesaggi terrazzati che caratterizzano le Langhe e il Monferrato, la Valle Bormida e le Alpi Cozie, con uno sguardo che si amplierà a tutto il territorio italiano. Donatella Murtas, architetto specializzato in ingegneria ambientale e coordinatrice di ITLA Italia, Alleanza mondiale dei paesaggi terrazzati, condurrà o visitatori in questa scoperta e racconterà dell’arte della costruzione in pietra a secco, entrata nel 2018 nella lista del Patrimonio immateriale dell’Unesco, mettendo in evidenza come il paesaggio terrazzato possa, e debba, riconquistare un ruolo centrale per la gestione sostenibile dei versanti e insieme rappresenti un immenso patrimonio di bellezza, tradizioni e saperi da conservare e rivalorizzare.

ABBAZIA DI SANTA MARIA DI CERRATE, Lecce

Domenica 5 novembre, ore 10.30

Rocce salentine, custodi e oracoli del clima della Terra – visita a cura di Paolo Sansò, geologo.

Il professore e geologo Paolo Sansò, docente di Geografia fisica e Geomorfologia dell’Università del Salento, ci guida in questo viaggio a ritroso nel tempo attraverso la lettura delle “tracce” ancora oggi visibili nelle rocce del Salento. Durante l’incontro si prenderà visione di alcune di queste testimonianze, come rocce e fossili, di importante significato paleoclimatico. L’appuntamento sarà l’occasione per parlare della crisi climatica in corso, per conoscere le sfide che ci attendono e riflettere sui diritti delle generazioni future. Al termine dell’attività, sarà possibile visitare il Bene e gustare il cestino tipico salentino fornito da Antichi sapori (cestino a scelta tra: Puccia salentina con capocollo di Martina Franca, caciocavallo e verdure grigliate di stagione e crostata con marmellata di fragole ♦ Pitta di patate con prosciutto e formaggio e crostata con marmellata di fragole. Su prenotazione, entro due giorni prima dell’evento.).

VILLA NECCHI CAMPIGLIO, Milano

Sabato 11 novembre, ore 11.30

Efficienza energetica e sostenibilità ambientale del patrimonio storico – visita a cura di Elena Lucchi e Francesca Turati, architette.
Una visita speciale condotta dalla prof.ssa Elena Lucchi del Politecnico di Milano e da Francesca Turati, architetta dell’Ufficio Restauri e conservazione del FAI. A Villa Necchi Campiglio, capolavoro di Piero Portaluppi costruito negli anni Trenta del Novecento e sita nel cuore di Milano, il FAI, nel pieno rispetto della conservazione del Bene, ha rifunzionalizzato il complesso privato per trasformarlo in una Casa Museo regolarmente aperta al pubblico. Per far questo, durante i lavori di restauro sono stati progettati e installati nuovi sistemi impiantistici per la climatizzazione e l’illuminazione, affrontando le criticità che un’architettura moderna vincolata presenta, in un’ottica di implementazione della sostenibilità ambientale e con l’obiettivo di rendere la casa più efficiente e ridurne l’impronta di carbonio e il carico inquinante. Mentre l’architetta Turati guiderà il pubblico alla scoperta di queste trasformazioni e delle strategie messe in atto in questi anni per affrontare le sfide del cambiamento climatico in Villa, la prof.ssa Lucchi ci introdurrà al tema dell’efficienza energetica dell’Architettura Moderna, spiegandone le caratteristiche principali e le differenze con il patrimonio storico. Infine, un’attenzione particolare sarà posta nell’inserimento di fonti energetiche rinnovabili negli edifici storici e nel paesaggio.

VILLA DEL BALBIANELLO, Tremezzina (CO)

Sabato 11 novembre, ore 10

Trekking tra paesaggio e cambiamenti climatici       
Per le giornate #FAIperilclima”, Villa del Balbianello organizza una camminata alla scoperta della bellezza e della storia del territorio di Tremezzina, tra passato e futuro, un trekking guidato dal giardino della Villa fino alla punta estrema del dosso di Lavedo per spaziare con lo sguardo su incantevoli scorci panoramici e comprende come il cambiamento climatico stia interessando questi luoghi. Si procederà fino alla Torre medievale del Barbarossa (detta “del Soccorso”) in località Ossuccio per poi dirigersi al Sacro Monte della Beata Vergine di Ossuccio. Sulla via del rientro, si visiterà la Chiesa romanica di Sant’Agata e si attraverseranno il borgo di Carate – da dove ammirare dall’esterno Villa Balbiano – e il borgo di Campo. Il trekking si svolgerà con Accompagnatrici di Montagna in gruppo (max 25 persone) con appuntamento alle ore 10 allabiglietteria di Villa del Balbianello, e avrà una durata di 8 ore per un livello di difficoltà Medio. Importante munirsi di scarpe e abbigliamento da trekking, acqua, macchina fotografica e pranzo al sacco. 

VILLA E COLLEZIONE PANZA, Varese

Sabato 11 novembre, ore 11

La sfida del cambiamento climatico nella manutenzione del giardino storico – visita a cura di Emanuela Orsi Borio, Responsabile Giardini e Parchi storici FAI. 
La crisi ambientale cui assistiamo, con un riscaldamento progressivo e siccità prolungate, favorisce la naturalizzazione (cioè, la capacità di una specie di un “altro mondo” a vivere e riprodursi in un “nuovo mondo”) obbligandoci a rivedere il tradizionale concetto di conservazione di paesaggi come i giardini e parchi storici, sia dal punto di vista fitopatologico che vegetazionale. La passeggiata nel “giardino” di Villa Panza sarà l’occasione per leggerne la storia e l’evoluzione nel tempo. Sulla scia della scoperta dei “nuovi mondi” nel corso dal Seicento e poi durante il Settecento numerosi esploratori naturalisti si imbarcarono per studiare la flora e la fauna di questi nuovi ambienti, dalle foreste tropicali fino alle montagne più alte dove tra le rocce crescono solo muschi e licheni. Da Darwin a Von Humboldt, a Bank, solo per citarne alcuni. Ne seguì la moda di importare piante e creare nuovi giardini nei quali le esotiche costituivano un originale e straordinario punto di interesse. Ma con i viaggi si intensificarono anche gli scambi territoriali, intenzionali e non intenzionali, e tra le specie desiderate molte altre (piante, insetti, funghi) attraversarono e ancora attraversano i mari con le navi, gli aerei, o le scarpe dei viaggiatori. Il giardino come un quaderno, dunque, un’occasione per comprende l’evoluzione di territori e ambienti per mano dell’uomo.

ORTO SUL COLLE DELL’INFINITO, Recanati (MC)

Sabato 11 novembre, ore 11 e 16 visita guidata “Tra natura e storia”; ore 15 incontro su “L’acqua bene primario”.

Dal quotidiano al futuro: contrastare il cambiamento climatico – visita a cura dello staff.

In occasione della conferenza annuale dell’ONU dedicata al clima COP28, l’Orto sul Colle dell’Infinito organizza due visite guidate dedicate alla sensibilizzazione sul tema. In programma incontri con realtà rurali del territorio che nel loro lavoro quotidiano utilizzano tecniche produttive sostenibili, in grado per esempio di tutelare il suolo, ridurre i consumi idrici, mantenere varietà nelle sementi e speciali visite guidate durante le quali non mancheranno consigli utili per il risparmio dell’acqua e il rispetto delle risorse e del patrimonio naturale.

Ore 11 e 16: Visita guidata a cura dello staff Tra natura e storia, un percorso alla scoperta degli aneddoti storici e delle curiosità botaniche del Bene. Un viaggio nella storia dell’Orto e dell’ex convento di S. Stefano, dall’arrivo delle monache Clarisse nel XVI secolo, alla soppressione napoleonica del 1810 fino ai lavori di riqualificazione del 1926 del Colle e al recente progetto di recupero del FAI curato dall’architetto Paolo Pejrone. Attraverso alcuni passi dell’antico Memoriale del Sacro Monastero di Santo Stefano in Recanati, scritto da Suor Camilla Lazzarini nel 1609, si ripercorreranno le notizie e gli aneddoti più curiosi sull’Orto e il suo convento, da orto concluso medievale a luogo della poetica leopardiana fino all’attuale riqualificazione come giardino semplice e laboratorio di biodiversità grazie alle piante e alle antiche colture del territorio oggi reintrodotte.     
Ore 15: Visita guidata su L’acqua bene primario, consigli per un utilizzo consapevole e responsabile delle risorse idriche.
Dopo un’introduzione alla storia e alla curiosità dell’Orto sul Colle dell’Infinito, lo staff, insieme al capo giardiniere Francesco, racconterà la storia della vecchia riserva idrica del Monastero di Santo Stefano e di come sia stata riconvertita dal FAI in vasca di raccolta dell’acqua piovana garantendo così il giusto approvvigionamento di acqua per l’irrigazione. Si scoprirà come massimizzare l’utilizzo dell’acqua piovana tramite il sistema di innaffio a goccia e quanto questo sia utile per diminuire i consumi idrici ed energetici e aumentare in modo naturale la produzione delle coltivazioni. Durata 45 minuti.

CASTELLO E PARCO DI MASINO, Caravino (TO)

Domenica 12 novembre, visita guidata ore 14, incontro ore 15

Montagna e sicurezza del territorio: uno sguardo sulle Alpi dal Castello – incontro con Michele Freppaz, professore di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino.

La crisi climatica comporta conseguenze e sfide importanti per la montagna a partire dall’arretramento dei ghiacciai e dalla riduzione della copertura nevosa con disastrose conseguenze per l’equilibrio ambientale del pianeta. Il Castello di Masino domina la vasta piana del Canavese da un’altura antistante la suggestiva barriera morenica della Serra di Ivrea alle cui spalle svettano le Alpi. La Serra ha, infatti, origine sulle pendici meridionali della Colma di Mombarone (2.371 m), la sua formazione è di origine glaciale e risale al Pleistocene, creata dal trasporto di sedimenti verso la Pianura Padana operato nel corso delle glaciazioni dal grande ghiacciaio che percorreva la vallata della Dora Baltea. A partire dagli eventi climatici del passato che hanno portato all’attuale conformazione dei luoghi, durante la visita condotta dal prof. Michele Freppaz, si affronteranno le conseguenze dell’attuale crisi climatica, raccontando dei fenomeni che oggi registriamo sulle nostre montagne fino alle ripercussioni per tutto il territorio e degli interventi di mitigazione e adattamento necessari per la messa in sicurezza dei territori.

PALAZZINA APPIANI, Milano

Domenica 12 novembre, ore 14.30

Un parco in città tra adattamento al cambiamento climatico e salute
Una passeggiata guidata immersa nella natura di Parco Sempione per conoscerne la varietà e la ricchezza arborea e floreale e per scoprire il suo importante ruolo nel determinare la qualità dell’ambiente urbano e, in particolare, per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico. I parchi urbani sono fondamentali per garantire la qualità ambientale del sistema urbano, nostro luogo di vita; sono veri e propri “regolatori” e riescono a mitigare l’impatto delle attività umane, assorbendo inquinanti e rilasciando ossigeno, riducono la pressione delle isole di calore nei picchi di caldo estivo quando le temperature si fanno più estreme, sono fonte di regolazione del ciclo idrico e habitat per molte specie animali. Offrono veri e propri “servizi”, chiamati “servizi eco-sistemici”, fondamentali anche per il nostro stesso benessere e per la tutela della nostra salute. Le aree verdi urbane migliorano quindi non solo la qualità di aria, acqua e suolo ma anche quella della vita dei cittadini, fornendo spazi sociali e ricreativi e garantendo servizi eco-sistemici fondamentali, a cui si aggiunge il valore culturale e identitario dei luoghi. Ti aspettiamo per scoprire insieme il grande valore dei parchi e delle aree verdi in città.

SALINE CONTI VECCHI, Assemini (CA)

Domenica 12 novembre, ore 10 e 15

Gli effetti della crisi climatica sulla rete dei viventi – visita a cura di Silvia Pruna, biologa.

Il riscaldamento globale è una delle principali cause di perdita della biodiversità sul pianeta. Tale perdita rappresenta un pericolo per tutti gli abitanti della Terra e per tutti gli ecosistemi, anche quelli di cui l’uomo usufruisce. Le zone umide, come quelle in cui si trova il complesso delle Saline Conti Vecchi, sono tra gli ambienti più significativi per rispondere ai cambiamenti climatici: pur coprendo solo il 3% del territorio mondiale, immagazzinano il doppio del carbonio rispetto a tutte le foreste. Insieme alla biologa Silvia Pruna approfondiremo il tema della biodiversità intesa come rete di tutti gli esseri viventi, dalla quale l’uomo dipende pienamente, con un focus specifico sulle diverse forme di vita che abitano le saline.

VILLA DELLA PORTA BOZZOLO, Casalzuigno (VA)

Domenica 12 novembre, ore 15

Il suolo, una risorsa fondamentale per il clima – visita a cura di Luca Montanarella, Responsabile scientifico presso la Commissione delle Comunità europee, Centro comune di ricerca di Ispra e responsabile del progetto European Soil Bureau. Il suolo è uno dei più importanti serbatoi di carbonio e, per questo, il suo ruolo nella regolazione del clima è determinante, ma troppo spesso dimenticato. Luca Montanarella ci condurrà alla scoperta di questa risorsa essenziale alla vita sul pianeta e alla nostra stessa sopravvivenza: bene comune, non rinnovabile, oggi sottoposto a molte minacce, a partire da un indiscriminato consumo, fino a fenomeni come l’erosione, la desertificazione, l’inquinamento. Impareremo così a conoscere questa risorsa, osservandola da vicino, a partire dal racconto delle peculiarità delle caratteristiche del suolo insubrico e dalle caratteristiche del sito, un magnifico giardino storico che affonda le sue caratteristiche proprio in quelle del suolo.

PARCO VILLA GREGORIANA, Tivoli (RM)

Domenica 12 novembre, ore 11

Acqua e suolo: l’equilibrio precario del territorio tiburtino – visita a cura di Giuseppe Milano, Segretario Generale di Greenaccord Onlus.

Una passeggiata per scoprire quanto la storia della città di Tivoli sia stata e sia frutto della relazione con due risorse primarie, il suolo e l’acqua: il passaggio di un fiume, l’Aniene, e lo scorrere delle sue acque ne hanno infatti definito il paesaggio. La visita sarà l’occasione per leggere l’adattamento e le trasformazioni del territorio in risposta a eventi estremi, come le alluvioni, prima nella Storia – le terrazze e i poggioli su cui si sviluppava l’antica Tibur fino alle sistemazioni gregoriane ottocentesche – e poi nella contemporaneità della crisi climatica che ci espone sempre più ad alluvioni, siccità, aumento delle temperature. Durante la visita, guidata da Giuseppe Milano, Segretario Generale di Greenaccord Onlus, riscopriremo la bellezza e la fragilità degli ecosistemi per comprendere che in un mondo finito non possiamo continuare a sprecare le sue limitate risorse e di come sia fondamentale intraprendere anche scelte di vita o di consumo più razionali e consapevoli. L’acqua e il suolo sono le principali risorse naturali da cui dipende la nostra stessa sopravvivenza e, nel corso della visita a Villa Gregoriana, si aprirà una finestra sul presente per proiettarsi in un futuro possibile più inclusivo e generativo.