Festa della Repubblica Il 2 giugno la CGIL di Taranto  riaccende i riflettori sui diritti costituzionali disattesi

La CGIL di Taranto celebra la Repubblica e i diritti.

Si chiama “Lavoratori Protagonisti” la piccola rassegna di appuntamenti che la CGIL di Taranto riprogramma sul territorio dopo le condizioni meteo avverse dello scorso 1 Maggio, in cui inizialmente si sarebbe dovuta svolgere.

Cambia il sottotitolo dell’iniziativa che richiamando all’art. 1 della Costituzione supporta con maggiore forza il legame intrinseco tra democrazia, Repubblica e lavoro.

Mettiamo in evidenza alcuni dei diritti fondamentali del nostro vivere civile, sanciti dalla Costituzione Italiana, e lo facciamo nella precisa convinzione che sono i diritti le radici per creare lavoro buono e giusto – spiega Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della CGIL di Taranto.

Una giornata di festa che accende i riflettori su alcune delle fragilità del nostro territorio.
Si comincia alle 9.15 nei Giardini dell’Ospedale SS. Annunziata, in cui grazie alla collaborazione con l’ASL locale, il giorno della Festa della Repubblica sarà celebrato da un concerto di “MusicSoccorso” del Pino Picchierri Acoustic Quartet.

Il diritto alla salute di cittadini e lavoratori che si intreccia con il diritto degli operatori sanitari di lavorare nelle condizioni idonee a rendere esigibile questo dettato costituzionale – sottolinea D’Arcangelo.

Alle 11.00 saranno i più giovani, ma anche quelli meno giovani protagonisti della rassegna.

Nel piazzale antistante la chiesa SS. Angeli Custodi al quartiere Tamburi, la Compagnia Teatrale C.R.E.S.T. grazie al lavoro di scrittura e interpretazione di Giovanni Guarino, porterà in scena un racconto sul lavoro e il diritto alla sicurezza, con “Il Baule di nonno Didino”.

Quì, anche grazie alla collaborazione con il parroco don Alessandro Argentiero, il diritto al gioco, alla felicità, ad essere bambini in una città a misura dei più piccoli, si coniugano al diritto di lavorare senza essere costretti a scegliere tra un reddito e la propria incolumità – commenta ancora il segretario della CGIL ionica.