A quattro mesi dall’insediamento dei nuovi vertici del Ministero, permangono gravi criticità
“GIUSTIZIA ALLO SFASCIO”, domani a Lecce quattro presidi di lavoratori
Assemblee dalle 12 alle 14 in viale De Pietro, via Brenta, all’Udepe e al Tribunale dei Minorenni
Lecce, 9 marzo 2023 – Giornata di mobilitazione per le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero della Giustizia. Domani, venerdì 10 marzo, in quattro uffici giudiziari della città sono in programma presidi con assemblee tra le ore 12 e le ore 14, per protestare contro lo stallo governativo: “A quattro mesi dall’insediamento dei nuovi vertici ministeriali e di fronte alle gravissime criticità vissute nelle amministrazioni della Giustizia, ancora nulla è stato fatto. E intanto le relazioni sindacali sono ferme al palo”, dicono i rappresentanti sindacali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, UilPa-Uil.
Le assemblee
Il programma degli incontri toccherà i quattro uffici giudiziari della città. All’esterno di ogni sede sono previsti anche dei sit-in. Al Palazzo di Giustizia di viale De Pietro l’assemblea del personale in servizio è convocata nell’aula d’udienza numero 8, al piano terra. I dipendenti dell’ufficio di via Brenta si riuniranno nell’aula d’udienza della Corte d’Appello, sezione Lavoro (piano terra; sit-in davanti al vicino ufficio del Giudice di Pace). Nel Tribunale dei Minorenni, l’assemblea è convocata nell’aula d’udienza della “Chiesetta”. All’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna (Udepe) ci si riunirà nella sala conferenze.
Le rivendicazioni
Piattaforma di rivendicazioni abbastanza fitta:
- Pagamento del salario accessorio del 2019 al personale in servizio negli archivi notarili e pagamento del salario accessorio 20-21 a tutti i lavoratori della Giustizia (e apertura della contrattazione sul 22-23.
- Sblocco delle progressioni economiche orizzontali, ora ferme al 2019.
- Ampliamento degli organici di tutti i Dipartimenti e piano straordinario di assunzioni nelle funzioni centrali e nella dirigenza.
- Costruire un corretto sistema di relazioni sindacali.
- Sbloccare le carriere, applicando gli accordi già sottoscritti.
- Aprire un tavolo di confronto per la definizione del contratto integrativo.
- Scorrere la graduatoria per le assunzioni negli Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti e informatizzazione degli stessi.
- Migliorare le procedure previste dal Pnrr su digitalizzazione e smaterializzazione, che stanno rallentando i processi e compromettendo la possibilità di concedere il lavoro agile previsto dal Ccnl.
- Pagare l’incentivo ai lavoratori che assicurano servizi connessi agli appalti di lavori, servizi e forniture.