GRANDI NUMERI NEL LUNGO FINE SETTIMANA DI PASQUA SUL PODIO DEI LUOGHI PIU’ VISITATI: CASTEL DEL MONTE, CASTELLO DI BARI e CASTELLO DI TRANI

Le temperature rigide e gli ombrelli aperti per tutta la mattinata in gran parte della Puglia, non hanno scoraggiato i visitatori a mettersi in viaggio per contemplare i capolavori d’arte e di architettura.

Tre Castelli sono stati, in particolare, l’asse nevralgico della Direzione Regionale Musei Puglia, da Sabato Santo a Lunedì dell’Angelo.

In linea con lo scorso anno, Castel del Monte si fregia di alzare ancora una volta, la coppa del sito più visitato nel lungo weekend di Pasqua, con un picco di oltre 1100 ingressi nella sola giornata di Pasquetta.

“Periodo aureo” per il Castello di Bari che supera gli 800 visitatori la domenica di Pasqua, contro le 600 presenze dello scorso anno.

A distanza di 365 giorni, raddoppiano i numeri nel Castello di Trani che in tre giorni va oltre i 600 ingressi: un trend probabilmente trainato anche dalla mostra “#Fuorilarte| La collezione della regina Margherita di Savoia dal Palazzo Reale di Napoli a Trani”.

Giù dal podio, ma sicuramente tra le piacevoli sorprese pasquali due Musei: il Museo e Parco Archeologico “G. Andreassi” di Egnazia, in netta salita rispetto al 2022, complice il nuovo allestimento “Egnazia e il mare”; il Museo Nazionale Archeologico di Altamura con 115 visitatori nella sola giornata di Pasquetta, si avvicina ai luoghi della cultura più visitati il Lunedì dell’Angelo.

Grande curiosità, infine, per il Teatro romano di Lecce, visitato da oltre 350 persone in tre giorni, grazie alle visite guidate speciali organizzate dalla Direzione Regionale Musei Puglia

 «Questi numeri certificano il potere trainante della cultura pugliese – commenta il Direttore Regionale Musei Puglia, dott. Luca Mercuri- . I numeri in ascesa rispetto allo scorso anno confermano il gradimento del pubblico per le visite nelle giornate festive, quando i potenziali fruitori di cultura dispongono di più tempo libero. Grazie a tutti i lavoratori della cultura e, in particolare, agli addetti alla vigilanza e accoglienza, che contribuiscono in misura sostanziale, nei giorni di festa come ogni giorno, a rendere così vivi i nostri musei».