
Giovedì, i deputati della commissione per gli affari esteri hanno adottato la relazione annuale 2024 sui diritti umani e la democrazia nel mondo e la politica dell’UE.
I deputati sottolineano che il rispetto, la protezione e l’attuazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali che sono universali e indivisibili devono essere la pietra angolare della politica estera dell’UE, conformemente ai suoi principi fondanti. Essi invitano l’UE a continuare a sviluppare e rafforzare gli strumenti e le procedure a sua disposizione per promuovere e difendere i diritti umani e la democrazia in tutto il mondo. I deputati accolgono con favore la proroga del piano d’azione dell’UE per i diritti umani e la democrazia fino al 2027 al fine di allinearlo all’attuale ciclo del quadro finanziario pluriennale, anche se ritengono che vi siano margini di miglioramento, come il modo in cui vengono svolti i dialoghi sui diritti umani, nonché la loro efficacia. Ribadiscono inoltre la loro richiesta che gli accordi internazionali non solo integrino le valutazioni dei diritti umani e includano clausole solide sui diritti umani, ma anche che controllino attivamente se tali clausole siano adeguatamente rispettate a livello internazionale.
Secondo i deputati, l’UE deve essere pronta a contrastare le crescenti violazioni dell’universalità dei diritti umani, della democrazia e del diritto umanitario internazionale in tutto il mondo. Essi prendono atto con profonda preoccupazione dell’attuale crisi internazionale dell’accertamento delle responsabilità e della sfida di porre fine all’impunità per le violazioni delle norme fondamentali dei diritti umani internazionali e del diritto umanitario.
Esse sottolineano con forza l’importanza del regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani (GHRSR – EU Magnitsky Act), nonché delle attività di sostegno alla democrazia e del sostegno dell’UE ai difensori dei diritti umani in tutto il mondo, sottolineando la loro preoccupazione per la continua restrizione degli spazi della società civile e per le crescenti minacce al lavoro dei difensori dei diritti umani, comprese le minacce transnazionali.
Sottolineano inoltre la massima importanza che tutte le Nazioni Unite e le agenzie di aiuto umanitario siano in grado di fornire assistenza a tutte le persone in situazioni vulnerabili e denunciano i tentativi di minare le agenzie delle Nazioni Unite che forniscono aiuti umanitari durante i conflitti armati, nonché il sostegno alle istituzioni giurisdizionali internazionali indipendenti e imparziali.
Rispondere alle sfide
universali in materia di diritti umani e democraziaIl rapporto esamina un’ampia gamma di sfide per i diritti umani, tra cui i diritti delle donne e dei bambini, l’uguaglianza di genere, i diritti delle persone LGBTIQ+, le persone con disabilità, i rifugiati e i migranti. Evidenzia gli effetti diretti che il cambiamento climatico ha sulla capacità di diversi gruppi di godere dei propri diritti umani e chiede la protezione degli attivisti indigeni.
I deputati esortano inoltre a compiere progressi verso l’abolizione universale della pena di morte e condannano la legalizzazione della tortura e di altri metodi di trattamento o punizione degradanti e disumani.
Il testo analizza lo stato della libertà dei media e accademica, la libertà di espressione e il diritto alla partecipazione pubblica e sottolinea la necessità di rispettare i diritti umani nel contesto delle nuove tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale. Internet dovrebbe essere un luogo in cui prevale la libertà di espressione, concludono i deputati, ma i diritti degli individui devono essere rispettati.
La relazione annuale 2024 sui diritti umani e la democrazia nel mondo e la politica dell’Unione europea in materia è stata adottata giovedì dai membri della commissione per gli affari esteri con 49 voti favorevoli, 15 contrari e 11 astensioni.
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Wiseler-Lima (PPE, Lussemburgo) ha dichiarato dopo il voto: “Riconosciamo gli sconvolgimenti geopolitici e digitali che stanno rimodellando il panorama globale. Queste sfide sottolineano l’urgente necessità di difendere e sostenere la democrazia e i diritti umani più che mai. In un mondo in continuo cambiamento, la salvaguardia di questi principi condivisi non è solo un obbligo, ma un presupposto fondamentale per tutelare la dignità umana e garantire un futuro in cui le persone non siano soggette all’autoritarismo ma possano invece godere della libertà”.
Contesto e prossime tappe
La relazione annuale del Parlamento europeo sui diritti umani e la democrazia nel mondo e la politica dell’Unione europea in materia analizza i risultati della politica dell’Unione e le sfide che essa dovrà affrontare in seguito. La relazione sarà ora sottoposta al voto del Parlamento europeo nel suo insieme.