Il terziario come motore imprenditoriale a Bari e nella Bat: lo studio LABIT di Confcommercio Bari-Bat

PRESENTAZIONE PROGETTO LABIT CON IL PROF. ALESSANDRO MINELLO

Il terziario come motore imprenditoriale, con una struttura fortemente fondata su micro e piccole imprese, in larga parte organizzate come ditte individuali e questo vale sia per la provincia di Bari che per quella BAT, ma con qualche differenza: se Bari presenta un quadro più articolato e con segnali di maggiore diversificazione, BAT si distingue per la capillarità della presenza imprenditoriale e per una maggiore incidenza delle forme artigiane e individuali. 

E’ quanto emerge dal progetto LABIT, acronimo di LAboratorio Impresa del Terziario, nasce grazie alla volontà di Confcommercio Bari BAT ed al contributo della CCIAA di Bari.

L’elaborazione è stata realizzata con il supporto di un gruppo tecnico coordinato da EconLab Research Network, ed è stata presentata nel corso dell’Assemblea di Confcommercio Bari-Bat dal Prof. Alessandro Minello, Economista e Docente a contratto presso l’Università Cà Foscari Venezia, il quale insegna Economia dei sistemi d’impresa al Dipartimento di Management ed in collaborazione con il Centro Studi di Confcommercio Bari BAT ed il Centro Studi delle Camere di Commercio, “Guglielmo Tagliacarne”, assicurando rigore scientifico, neutralità dell’analisi e una restituzione dei dati accessibile anche a un pubblico non specialistico.

𝐔𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐭𝐢 che emergono è la vivacità imprenditoriale diffusa, soprattutto nella provincia di BAT, dove la prevalenza di ditte individuali e imprese artigiane indica un territorio dinamico, reattivo, con una forte propensione all’iniziativa personale. Allo stesso tempo, questa struttura produttiva, così fortemente basata su micro-realtà, è anche estremamente vulnerabile: bastano poche variazioni nel contesto economico – costi in aumento, calo della domanda, difficoltà burocratiche – per mettere in crisi attività che non dispongono di riserve o capacità di investimento.

Ecco qui l’approfondimento: bit.ly/3Z1zDOE