Le celebrazioni per il 46° anniversario dell’omocidio di Aldo Moro – il ricordo del sindaco Decaro

Nella Giornata della memoria delle vittime del terrorismo, il sindaco di Bari Antonio Decaro è intervenuto alla cerimonia in ricordo del 46° anniversario dell’omicidio di Aldo Moro, ucciso nel 1978 dalle Brigate rosse dopo una lunga prigionia, dinanzi al monumento commemorativo dello statista pugliese in piazza Moro.
“Oggi ricordiamo Aldo Moro, ucciso 46 anni fa dalle Brigate Rosse dopo 55 giorni di prigionia. 55 giorni in cui l’Italia ha temuto non solo per la vita di un uomo giusto ma anche per la tenuta delle stesse istituzioni democratiche. In una stagione segnata dal furore ideologico, Aldo Moro ha pagato il prezzo più alto per il suo impegno politico, e il suo sacrificio, ancora oggi, ci ricorda cosa significa servire le istituzioni, cosa significa servire la democrazia. Lo stesso sacrificio che toccò agli uomini della sua scorta, cittadini al servizio delle Forze dell’Ordine che persero la vita nell’attentato che portò al rapimento di Moro – ha commentato Decaro -. Il ricordo di questa giornata deve essere un monito per tutti noi, che siamo chiamati a riflettere sul valore della democrazia che non è mai scontata, come non è scontato l’esercizio dei principi democratici sanciti dalla nostra Costituzione che Aldo Moro contribuì a scrivere. In giornate come questa, in cui si ricorda uno dei momenti più bui della nostra storia e si onorano le vittime del terrorismo, è ancora più importante testimoniare la nostra piena adesione ai principi democratici e costituzionali per la cui difesa tante donne e uomini hanno messo a repentaglio la propria vita. Oggi, alla vigilia di una nuova tornata elettorale, ricordare Aldo Moro significa anche ricordare un tempo in cui la politica era servizio non strumento, in cui la società vedeva nella politica e nei suoi rappresentati esempi civili e culturali da seguire, non una classe indistinta da disprezzare. Non c’è Comune o luogo della nostra area metropolitana in cui amministratori o referenti politici non mi ricordino della presenza o dell’impegno di Aldo Moro sui territori nell’ascolto e nella rappresentanza delle istanze che da quei territori giungevano. Rendere omaggio ad Aldo Moro significa rendere omaggio a tutte le donne e gli uomini che hanno degnamente rappresentato le nostre istituzioni. Guardando al loro esempio dovremmo fermarci a riflettere, anche attraverso una sana autocritica, su cosa ciascuno di noi può fare per restituire alla politica quella dignità e quel rispetto che uomini come Aldo Moro suscitavano naturalmente”.