Lecce – “PROJECT MANAGEMENT CHALLENGE”: GLI STUDENTI UNISALENTO VINCONO CON UN PROGETTO DI ECONOMIA CIRCOLARE

L’idea è di trasformare le bottiglie in PET in filamenti per stampare in 3D un micro-impianto eolico da parete
 

Angelo Foggetti, Sara Attanasio, Veronica Cretì, Gianvito Nesca, Rebecca Spinelli ed Eugenia Testa, studenti del corso di laurea magistrale in “Management engineering” del Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento, hanno vinto il primo premio della “Project management challenge”, competizione promossa da sette Atenei del sud Italia e dal PMI – Project Management Institute – Southern Italy Chapter. Riuniti nel gruppo “Open yourWind” e guidati dalla professoressa Valentina Ndou, docente a UniSalento di Ingegneria economico-gestionale, hanno presentato un progetto sul tema “Beyond the crisis: opportunities deriving from the sustainable development goals”, che la giuria ha decretato vincitore tra i sette team in gara.

«Siamo partiti da alcuni dati di Assorimap dai quali si evince che, degli impianti attivi nel riciclo della plastica post-consumo, il 70% è concentrato al Nord, mentre il Centro e il Sud Italia si attestano rispettivamente al 10% e al 20%», spiega Angelo Foggetti, coordinatore del gruppo “Open yourWind”, «Per il territorio salentino questo si traduce in una vera e propria “bomba ambientale”. Ecco perché abbiamo pensato a un progetto di economia circolare, da attuare all’interno del nostro Dipartimento: vorremmo dare nuova vita al PET delle comuni bottigliette di plastica, ricavandovi un filamento per stampare in 3D un prototipo di micro-impianto eolico da parete, che potrebbe contribuire al fabbisogno energetico del Dipartimento. La comunità universitaria giocherà un ruolo di primaria importanza, perché abbiamo previsto di coinvolgerla in attività di formazione che la renderà parte attiva dell’iniziativa. Vorremmo insomma contribuire a sviluppare maggiore consapevolezza sull’importanza di riciclare correttamente i rifiuti e di gestirli in modo innovativo con l’auspicio finale che, in questo percorso di sostenibilità, giovani e adulti possano sentirsi protagonisti delle sfide tracciate dall’Agenda 2030 dell’ONU».

«Questo premio è per noi un importante riconoscimento, considerando che i progetti sono stati valutati da una giuria composta dai presidenti dei tre chapter italiani del Project Management institute, la più nota organizzazione internazionale nel campo del project management», sottolinea la professoressa Valentina Ndou, «Il PMI-SIC ha attribuito gratuitamente ai vincitori la membership del PMI e del Chapter per un anno, cosa che porterà agli studenti nuove occasioni di formazione e di confronto professionale. A convincere la giuria sono stati gli aspetti innovativi del progetto – il riciclo corretto della plastica, la realizzazione delle microturbine con tecnologie innovative – nonché la qualità del piano di progetto elaborato dal team, secondo le buone pratiche del project management. La realizzazione del progetto richiederà una stretta collaborazione con diversi laboratori del Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione, ma anche con tutta la comunità universitaria che, con la raccolta differenziata della plastica, potrà dare un contributo reale alla sostenibilità ambientale del nostro contesto».