Napoli – Pomodoro da industria – nessuna intesa al centro sud ANICAV: “Abbiamo proposto un prezzo che tiene conto dei rincari. Altri aumenti non sarebbero sostenibili e ricadrebbero sui consumatori”

POMODORO DA INDUSTRIA

CONTRATTAZIONE NEL BACINO CENTRO SUD: PER ORA NESSUNA INTESA

ANICAV: “CHIEDIAMO RISPETTO DEL CONTRATTO E PREZZO MEDIO ADEGUATO AGLI EFFETTIVI RINCARI A SALVAGUARDIA DI UNA FILIERA TRA LE PIÙ IMPORTANTI DEL MEZZOGIORNO”

Napoli, 08 marzo – Garantire maggiore competitività di una filiera strategicamente ed economicamente importante per l’intero Mezzogiorno d’Italia. Questo è stato il tema centrale dell’incontro tra produttori e trasformatori di pomodoro nel bacino del Centro Sud. Si è trattato di un confronto costruttivo, ma nessuna intesa è stata raggiunta sul prezzo medio di riferimento del pomodoro per la prossima campagna. 

L’Industria, nonostante diversi costi di produzione stiano già registrando riduzioni, si è resa disponibile a riconoscere un incremento di prezzo che va ad aggiungersi a quello già applicato nella scorsa campagna, proponendo un prezzo medio di riferimento di 140 €/ton per il pomodoro tondo e 145€/t per il lungo.

“Con grande senso di responsabilità – dichiara Marco Serafini, Presidente di ANICAV – abbiamo proposto un prezzo medio di riferimento che tiene conto degli effettivi rincari dei costi di produzione e che, nel biennio, porta ad un incremento di circa il 35%. Qualsiasi altra proposta di aumento, nella situazione economica che stiamo vivendo, non sarebbe sostenibile dalle nostre industrie che si vedrebbero costrette a ribaltare i maggiori costi sul consumatore finale”.