
Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto incassa un risultato senza precedenti, diventando l’unico ente, tra le aree marine protette italiane, ad ottenere l’approvazione di cinque proposte progettuali che permetteranno di ridisegnare la strategia ambientale del Mediterraneo.

L’impegno e l’approccio del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto alla tutela della natura e al restauro ecologico è stato premiato dai programmi di cooperazione territoriale europea.
“L’approvazione di questi cinque progetti è un risultato storico, il frutto di un lavoro di squadra strategico a lungo termine, sviluppato con il supporto della Regione Puglia e degli Enti territoriali – ha dichiarato il presidente dell’Ente di Gestione della riserva, Rocky Malatesta -, Abbiamo creduto in una visione d’insieme che integra conservazione, educazione, cooperazione e innovazione per l’intera regione. Il primo posto del progetto Speedy ci onora, ma è l’intero pacchetto di Piani ad affermare Torre Guaceto quale hub europeo per la tutela del Mediterraneo. Con questi Piani, Torre Guaceto rafforza la propria leadership e da vita ad una piattaforma operativa e culturale capace di connettere territori, esperienze e soluzioni”.
I progetti
Speedy (Rehabilitation and conservation efforts for vulnerable and endangered highly mobile marine species in south adriatic region) mira a migliorare lo stato di conservazione di specie marine ad alta mobilità come le tartarughe marine e la foca monaca, attraverso il monitoraggio delle popolazioni, il potenziamento dei centri di recupero, attività di formazione e sensibilizzazione, la redazione di protocollo per la cooperazione dei ricoveri del Sud Adriatico. Progetto premiato nell’ambito del programma Interreg IPA CBC South Adriatic 2021/2027, obiettivo specifico 2.2 “Tutela della natura, biodiversità e infrastrutture verdi”. Capofila, il Consorzio guiderà un partenariato composto dall’Università di Scutari “Luigj Gurakuqi” (Albania), dall’Agenzia per la protezione ambientale del Montenegro e da Legambiente Molise.
Sempre nello stesso ambito di asse prioritario, il progetto Natures (Strengthening conservation measures for priority species and habitats in the programme area) si concentra su tre specie, la lontra europea, la Caretta caretta e l’Ululone italiano e su quattro habitat d’interesse comunitario, tra cui le lagune costiere dell’area umida di Torre Guaceto. Le attività prevedono la redazione di sei piani di conservazione, azioni concrete sul campo, formazione congiunta, sensibilizzazione e l’elaborazione di una strategia transnazionale condivisa. E’ stato finanziato dal programma Interreg VI-A Grecia–Italia 2021/2027, obiettivo specifico 2.7 “Protezione della natura e della biodiversità”, conta una partnership che coinvolge il Parco Nazionale dell’Aspromonte, il Parco Nazionale della Sila e l’agenzia nazionale greca Necca – Natural Environment and Climate Change Agency, Autorità di coordinamento di tutte le aree naturali protette in Grecia.
Un ulteriore tassello strategico è rappresentato da Aspeh (Adriatic SPEcies and Habitats of coastal areas) che mira ad affrontare la perdita di biodiversità definendo strumenti e strategie comuni per preservare il patrimonio naturale e il paesaggio nell’area adriatica. Già in corso, è stato finanziato nell’ambito del programma Interreg VI-A Italia–Croazia 2021/2027 che vede la presenza sul versante italiano del Comune di Fano e dell’Ente Parco regionale Veneto del Delta del Po, sul versante croato dell’associazione per la natura, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile (Sunce), dell’Ente pubblico per la gestione delle aree protette della contea di Spalato-Dalmazia e dell’Ente pubblico per la gestione delle aree naturali protette della contea di Dubrovnik-Neretva.
Sul fronte della governance, il Consorzio di Torre Guaceto è capofila anche di Triton (Improve the policy insTRuments efficiency of the marine sITes of cOmmunity importaNce) che punta a migliorare gli strumenti di policy individuati nei piani di gestione per la protezione dei siti marini europei. E’ stato finanziato nell’ambito del programma Interreg Europe 2021/2027 con un partenariato composto dalla comunità autonoma della Regione di Murcia, direzione generale del patrimonio naturale e dell’azione per il clima, dall’Istituto nazionale per la ricerca e lo sviluppo del Delta del Danubio, dal Dipartimento regionale dell’agenzia esecutiva del Ministero delle infrastrutture e della gestione delle acque dell’Olanda, dall’Amministrazione delle aree protette minori della Lituania e dal Ministero del turismo, dell’ecologia, dello sviluppo sostenibile e dello sviluppo della regione settentrionale del Montenegro.
Infine, il quinto progetto è Engage (Enhancing Protection of Nature and Biodiversity of the South Adriatic Ionian Strait) che mira a preservare l’integrità ecologica dello “Stretto adriatico-ionico meridionale”, una regione riconosciuta come ecologicamente o biologicamente significativa tra Italia, Albania e Montenegro. E’ stato finanziato dal Programma Interreg IPA CBC South Adriatic 2021/2027 nell’ambito del bando per progetti small. I lavori di progetto partiranno il prossimo 4 giugno con il workshop aperto a tutti che avrà inizio alle 9.30 presso Palazzo Nervegna, a Brindisi, alla presenza di rappresentanti istituzionali dei Paesi partner, della Regione Puglia e dei Comuni interessati.